"Diletta Leotta ha lasciato Can Yaman per colpa del suo stile di vita"

Spuntano nuovi retroscena sull'addio tra la conduttrice di Dazn e l'attore turco
"Diletta Leotta ha lasciato Can Yaman per colpa del suo stile di vita"
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Diletta Leotta e Can Yaman non stanno più insieme ma la loro relazione continua a far chiacchierare. L'esperto di gossip Alessandro Rosica – conosciuto su Instagram come Investigatore Social – ha svelato alcuni presunti retroscena su questa liaison in un’intervista rilasciata al settimanale Mio. A detta di Rosica tra l'attore turco e la conduttrice siciliana non ci sarebbe stato mai nulla di vero se non un accordo per fama e soldi. Accordo che sarebbe stato interrotto prima del previsto per via di una certa insofferenza mostrata dalla Leotta nei confronti di Can.

Lo stile di vita di Can Yaman

"Entrambi sono stati male per come questa storiaccia fake si è interrotta, sono in brutti rapporti. Avrebbero dovuto fare altre cose ma pressati dal gossip hanno deciso di chiudere l'accordo. Hanno anche anticipato il viaggio in Turchia previsto per dicembre: il padre di Can sapeva che era finzione, la mamma non ne sono sicuro. È stata Diletta a dire basta, perché non ce la faceva più anche per l'atteggiamento di Can", ha assicurato Rosica. "Yaman ha uno stile di vita che in Turchia non sarebbe stato tollerato. Gli piace divertirsi, a volte è un po' eccessivo, e per questo il suo migliore amico e bodyguard tuttofare gli sta vicino per prendersi cura di lui", ha aggiunto.

Solo intimità tra Can e Diletta?

A Verissimo Diletta Leotta ha parlato di Can Yaman con occhi lucidi, lasciando intuire di provare ancora un sentimento per il 31enne. “È falsa”, ha precisato Alessandro Rosica, che ha sottolineato che da questa relazione sia Diletta sia Can avrebbero tratto diversi vantaggi. Sponsor, nuovi progetti di lavoro e indubbiamente popolarità. "Lui è un sex symbol, per lei potrebbe essere un prestigio essere etichettata come una sua ex. Inoltre so che loro avevano anche intimità, ma era solo una cosa fisica. Me lo hanno garantito le colf che lavoravano negli hotel in cui sono stati: mi hanno detto però che ognuno dormiva nella propria stanza", ha fatto sapere l'Investigatore Social. Sarà vero?


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