Chiara Ferragni, indagato anche il manager. La Procura: "Lei ha guadagnato rafforzando la sua immagine"

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Chiara Ferragni, indagato anche il manager. La Procura: "Lei ha guadagnato rafforzando la sua immagine"© ANSA

Anche Fabio Maria Damato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell'inchiesta della Procura di Milano. È quanto risulta dal provvedimento del pg della Cassazione sulla competenza territoriale della Procura milanese ad indagare.

"Consumatori ingannati da un'influencer da 30 milioni di follower"

Come scrive la Procura generale della Cassazione nel decreto con cui ha assegnato l'indagine per competenza a Milano, "l'enfatizzazione della finalità benefica" nella campagna promozionale del pandoro Pink Christmas, "amplificata dai mezzi di comunicazione" usati, tra cui i social, ha indotto "in errore i consumatori", che hanno "ritenuto", attraverso l'acquisto del dolce a più di 9 euro a fronte di "circa 3,68 euro" di quello "tradizionale", di "contribuire alla finalità benefica", la "cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower".


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Il sostituto pg scrive anche che la Cassazione "ha di recente affermato che la sola menzogna è di per sé sufficiente ad integrare gli elementi costitutivi del delitto di truffa", essendo un forma tipica di "raggiro". Nel decreto il pg della Cassazione spiega inoltre che dall'analisi del materiale informatico, acquisito dalla Gdf, risulta che la "strategia di comunicazione" per la vendita di quel pandoro è "sempre stata condivisa tra i soggetti coinvolti nella vicenda". E "nelle intenzioni delle parti non sembra mai emergere la volontà di legare l'importo della liberalità alle vendite" del dolce.


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Anche Fabio Maria Damato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell'inchiesta della Procura di Milano. È quanto risulta dal provvedimento del pg della Cassazione sulla competenza territoriale della Procura milanese ad indagare.

"Consumatori ingannati da un'influencer da 30 milioni di follower"

Come scrive la Procura generale della Cassazione nel decreto con cui ha assegnato l'indagine per competenza a Milano, "l'enfatizzazione della finalità benefica" nella campagna promozionale del pandoro Pink Christmas, "amplificata dai mezzi di comunicazione" usati, tra cui i social, ha indotto "in errore i consumatori", che hanno "ritenuto", attraverso l'acquisto del dolce a più di 9 euro a fronte di "circa 3,68 euro" di quello "tradizionale", di "contribuire alla finalità benefica", la "cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower".


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