A Canterano sono in scena le castagne

Il delizioso borgo apre le porte ai visitatori per il prossimo weekend, offrendo caldarroste e tante prelibatezze
A Canterano sono in scena le castagne
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Un tempo, nemmeno troppo lontano, le castagne erano soprannominate il “cereale che cresce sull’albero”, in virtù del loro potere nutrizionale. Infatti, quello che oggi è considerato un peccato di gola da concedersi nei mesi più freddi, in passato ha costituito un’essenziale fonte di sostentamento per i popoli che abitavano le terre dell’Alta Valle dell’Aniene, poiché sostituiva il riso e il pane. E Canterano, piccolo borgo laziale abitato da meno di 400 persone, si appresta a celebrare questo delizioso frutto, con la Sagra delle Castagne e del Vino, il 31 ottobre e l’1 novembre. Un grande fuoco acceso per scaldare le caldarroste, ma anche l’atmosfera. E oltre alle castagne arrostite, tante specialità locali.

La pizza sorda, realizzata con farina di polenta e condita con broccoletti coltivati in loco e ripassati con olio extravergine d’oliva, aglio e peperoncino e servita, rigorosamente, con salsicce. Il tutto accompagnato dal vino rosso della zona, che scioglie gli animi dei più timidi e servirà a legare insieme tutti questi sapori nostrani. Non mancherà, come tradizione insegna, il ballo della pupazza. Un fantoccio di cartapesta che irrompe all’improvviso nella piazza gremita di gente. Incute timore, sorprende e impressiona grandi e piccoli, danzando tra la gente. Infine, la pupazza, che nell’immaginario collettivo è una strega, deve morire incendiata sul rogo, perciò dalle sue estremità partiranno fuochi d’artificio per creare un suggestivo spettacolo pirotecnico


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