La storia di Furry in Poison Toffee Apples

La Dorothy Circus Gallery accoglie la prima mostra personale dell'artista italiano Paolo Pedroni
La storia di Furry in Poison Toffee Apples
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Dal 5 dicembre 2015 al 23 gennaio 2016 la Dorothy Circus Gallery è orgogliosa di accogliere "Poison Toffee Apples", la prima mostra personale dell'artista italiano Paolo Pedroni.

Attraverso 18 inediti dipinti ad olio e 4 disegni, l'artista racconta la storia di Furry, bambina caratterizzata da una singolare peluria sul viso. Il personaggio raffigurato da Pedroni, prosegue quella tensione a perseguire effetti fantasiosi e bizzarri, tipica dell'iper-contemporaneo Pop Surrealismo, come della pittura Manierista e Barocca ispirata a soggetti strani, esotici, capaci di suscitare stupore e meraviglia.

La prima Furry fu quella rappresentata nella collezione di “mirabilia ” di Ferdinando II Gonzaga dipinta da Lavinia Fontana sul finire del 1500. Quella di oggi, indossa un abito verde con un alto colletto impreziosito da un nastro rosso chiuso da un orsetto e un’ acconciatura a fiocco fatta dei suoi lunghi capelli. La sua camera delle meraviglie è un paesaggio innevato che allude alla solitudine, interrotta solo dalle Poison Toffee Apples, silenziose compagne testimoni dell’equivocabile contrasto tra il veleno che appare in superficie e lo zucchero che è nel misterioso frutto.

Le opere ripercorrono un'immaginaria vita di Furry, descrivendone le fragilità così come la forza emotiva. Di quadro in quadro, la protagonista stravolge le aspettative del pubblico, padroneggiando la diversità del suo corpo e mostrando come le  insicurezze possano divenire strumenti di rivalsa.

Attraverso queste opere, non solo lo spettatore ma anche l’artista stesso si cala in un viaggio introspettivo, alla ricerca di paure e debolezze tanto comuni nell’infanzia quanto uniche per ciascuno di noi, dedicando una particolare attenzione a quella ambigua femminilità o mascolinità che sono spesso fonte di discriminazione tra i bambini.


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