A Villa d’Este l’Orlando furioso in mostra

In occasione del cinquecentesimo anniversario dell'opera di Ariosto, il Polo Museale del Lazio organizza un'esposizione fino al 30 ottobre
A Villa d’Este l’Orlando furioso in mostra© Jean Auguste Dominique Ingres, Ruggero libera angelica 1841, olio su tela, 54 x 46 cm. MI.842.8 Montauban, Muse Ingres

Il Polo Musele del Lazio ha organizzato, in occasione del cinquecentesimo anniversario della prima edizione dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto (1516), una mostra diretta da Marina Cogotti nella splendida cornice di Villa d’Este a Tivoli con l’obiettivo di celebrare l’impatto esercitato dal poema sulle arti figurative. Iniziata lo scorso 15 giugno la mostra sarà esposta a nella villa cinquecentesta, scenario ideale per un appuntamento del genere, fino al 30 ottobre. 

All’indomani della scomparsa di Ludovico Ariosto sono iniziate le celebrazioni del poeta dell’Orlando furioso. È in quest’ottica che si inserisce la mostra curata da Marina Cogotti, Vincenzo Farinella e Monica Preti che intende ricostruire, analizzando in dettaglio una serie di episodi significativi, e celebrare Ariosto partendo dagli inizi del Cinquecento e giungendo fino al Novecento.

L’esposizione è divisa per sezioni e attinge alle più varie tipologie e tecniche artistiche (dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, disegni, incisioni, medaglie, libri illustrati...) con l’intento di costruire un viaggio tra i temi del poema capace di suggestionare emotivamente il visitatore. 

Il percorso parte dagli appartamenti del cardinale dove si può ammirare una sezione dedicata alla storia figurativa del Furioso nel Cinquecento partendo dal capolavoro di Dosso Dossi (considerata la prima testimonianza dell’iconografia ariostica) fino al dipinto di Simone Peterzano. La sezione seicentesca, ricca per i prestiti concessi dai musei fiorentini, ruota intorno ad una serie di grandi dipinti che documentano la vasta diffusione dei temi tratti dal Furioso nelle arti maggiori. Dopo un interludio settecentesco (rappresentato da alcuni disegni di Fragonard e di Giani), un altro affondo risulterà condotto sull’Ottocento italiano e francese: con i dipinti di Ingres, Delacroix, Gustav Dorè, Giuseppe Bisi, Massimo D’Azeglio e Giuseppe Bezzuoli. L'ultima sezione, che conclude il percorso, intende rivolgere un omaggio al più bel Furioso del Novecento: quello messo in scena da Luca Ronconi a Spoleto nel luglio del 1969. 

Ad arricchire la mostra di Villa d’Este durante tutto il periodo dell’esposizione ci saranno una serie di altre manifestazioni collaterali: concerti, percorsi nel territorio, concerti, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, conferenze, letture ariostesche.


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