Bungaro: «Maredentro, un disco libero da ascoltare col cuore»

L'artista pugliese festeggia i venticinque anni di carriera con il nuovo album e un concerto alla Casa del Jazz
Bungaro: «Maredentro, un disco libero da ascoltare col cuore»
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Ci parla di libertà, di emozioni e di divertimento. Ci parla dell’essenza stessa della musica, quella raccolta in MAREDENTRO LIVE «il mio disco più bello e più intenso». È così che Bungaro ha voluto celebrare i suoi venticinque anni di carriera passati un po’ a scrivere grandi successi cantati da altri e un po’ a cantarli lui stessi. Visto che venticinque anni di carriera non capitano tutti i giorni domani, 19 luglio, Bungaro li festeggia live alla Casa del Jazz con un concerto durante il quale presenterà al pubblico il suo nuovo progetto, MAREDENTRO LIVE.

Venticinque anni di carriera da festeggiare insieme al nuovo album, il primo dal vivo. Cosa c’è in questo disco?                          

«È un disco libero, è un viaggio di suoni e passioni. Credo sia il mio disco più bello e più intenso. È uno spettacolo con una regia di immagini che si intrecciano alle parole, la musica e gli arrangiamenti: viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte, vibrafono e percussioni creano bellezza e originalità. È un concerto da guardare con gli occhi e spero da ascoltare con il cuore».

Ha raccontato che parte del merito di questo disco è di sua figlia. Cosa le ha detto o cosa ha fatto per stimolarla?

«Un giorno mi disse: papà secondo me "il poeta è un tuffo nel mare fatto al rallentatore".  Rimasi spiazzato e stupito dalla sua visione... questo succedeva 3 anni fa, decisi quel giorno di chiamare questo disco MAREDENTRO. Oggi mia figlia ha 12 anni e spero di aver onorato quel tuffo nel mare fatto al rallentatore».

Molte delle sue canzoni sono state portate al successo da alcuni dei più importati artisti italiani. Oggi a cantare i suoi successi è lei stesso. Che emozioni prova e che differenze trova?

«Ritornano a casa e diventano più intime. L'emozione più grande è riportarle nel cuore dove sono nate».

“L’ombelico del mondo/ Lu viddiccu di lu mundu” è sicuramente tra i maggiori successi del nuovo disco e a certificarlo sono arrivati anche i complimenti di Jovanotti. Da dove viene l’idea di riproporre questo successo in chiave tutta brindisina?

«Mi divertiva reinventarla e portarla via mare nella mia terra. Trasformandola in LU VIDDICU DI LU MUNDU. Mi piace tanto e mi diverte suonarla dal vivo. Il pubblico a un certo punto inizia a danzare. A Lorenzo è piaciuta molto».

Lo stesso Jovanotti l’ha definita “un artista libero che tocca il cuore”. Si rivede in questa descrizione?

«Credo di sì... Mi sento un artigiano e mi piace questa definizione di libertà!».

Oggi MAREDENTRO LIVE, e domani? Quali sono i progetti di Bungaro per il futuro?

«... e domani vi aspetto alla Casa del Jazz! Per adesso concerti e musica dal vivo e poi si vedrà ... ».


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