Caparezza: «Uno show potentissimo»

Il rapper live al Palalottomatica il 29 novembre per presentare il suo ultimo lavoro Prisoner 709
Caparezza: «Uno show potentissimo»
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Caparezza è pronto a uscire dalla sua prigione. E per farlo ha scelto la “cura” migliore per chi come lui di mestiere fa il cantante, ovvero la musica. La prigione in questione è l’acufene – quel fischio perenne e fastidioso che da circa due anni “urla” nell’orecchio del rapper pugliese – che ha «scatenato» la creatività e dato vita al nuovo album Prisoner 709. Un album che presenterà dal vivo sul palco del Palalottomatica il prossimo 29 novembre.

Dai problemi con l’acufene a un disco più autobiografico come Prisoner 709. Come è cambiata la sua vita artistica e non solo negli ultimi anni?

«È cambiata tanto ma per motivi extra-artistici. Il fischio nell’orecchio ha messo in discussione sia il mio percorso di vita e che quello artistico. Ma c’è da dire che l’acufene è stato anche uno degli aspetti determinanti di Prisoner 709. Forse non il principale ma quello scatenante sicuramente. Con questo album ho riscoperto la creatività e artisticamente è come se stessi vivendo quasi una seconda giovinezza. C’è una sorta di legame con il primo album che era molto incentrato sulla mia persona, ma in maniera molto più acerba. Prisoner 709, dopo tanti dischi spesi a parlare di altro, è sicuramente quello più autobiografico e maturo di tutti».

È per questo “fischio” all’orecchio che nel ritornello del brano in rotazione in radio in questo periodo canta: “Devi fare ciò che ti fa stare bene”?

«Il ritornello è venuto quasi spontaneo. “Devi fare ciò che ti fa stare bene” è un mantra che ho ricevuto da tante persone nei momenti di difficoltà dopo aver scoperto l’acufene».

Il 17 novembre è partito il tour e tenendo conto del suo problema il live non potrebbe essere un problema?

«Va detto che ho scoperto l’acufene nel giugno del 2015 durante il tour estivo di Museica che ho comunque portato a termine. Questo mi fa ben sperare». 

A proposito di tour, i suoi live sono sempre dei veri e propri spettacoli da vedere e non solo ascoltare. Questo tour com’è?

«Spettacolo è la definizione giusta e come sempre prometto uno show all’ennesima potenza».


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