Un docu-film intenso e toccante: Iuventa

Domani sera alle 21 presso l'Angelo Mai verrà presentato il lavoro del regista Michele Cinque sulla storia della ONG tedesca Jugend Rettet
Un docu-film intenso e toccante: Iuventa© Cesar Dezfuli
2 min

Dopo essere stato presentato in anteprima il 10 giugno per “La Repubblica delle Idee” e il 17 in concorso al Biografilm Festival, Iuventa, il film documentario diretto da Michele Cinque e prodotto da Lazy Film con Rai Cinema, in coproduzione con Sunday Films e ZDF/3Sat, e in associazione con Bright Frame, sarà presentato domani sera alle ore 21 all'Angelo Mai. Il documentario segue per più di un anno i protagonisti della ONG tedesca Jugend Rettet: dalla prima missione nel Mediterraneo al sequestro della nave avvenuto lo scorso 2 agosto nel porto di Lampedusa. La storia della ONG è piuttosto recente, è stata fondata nel 2015 da un gruppo di ragazzi tedeschi con lo scopo di salvare i migranti del Mediterraneo e di smuovere i governi dìEuropa affinchè venga creato un servizio pubblico di salvataggio. L'associazione è poi finita sulle prime pagine dei giornali per le accuse di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che poi hanno portato al sequestro preventivo dell'imbarcazione. Il documentario è un viaggio, un viaggio che il regista ha voluto raccontare in maniera intensa e toccante. “La prima volta che ho sentito parlare della Iuventa è stato nella tarda primavera del 2016 quando Jugend Rettet, fondata nel 2015 dal diciannovenne Jakob Schoen e da alcuni suoi coetanei di Berlino, ha lanciato pubblicamente il suo programma di azioni. Sono stato colpito immediatamente da questa storia percependo la sua importanza sia da un punto di vista simbolico che reale. Erano già presenti tutti gli elementi chiave: la giovanissima età dei protagonisti, lo slancio utopico che li aveva spinti a lanciarsi in questa impresa, il desiderio di cambiare il mondo e una grande forza di volontà che, come era prevedibile, li avrebbe portati a un certo punto a scontrarsi con la durezza della realtà” scrive Michele Cinque nelle note di regia. Iuventa racconta una realtà drammatica ma, vista la giovane età dei protagonisti, è anche una sorta di metafora della formazione e della crescita. Ragazzi che hanno degli ideali e che si scontrano con la complessità dei problemi socio-politici legati al tema della migrazione. I giovani arriveranno quindi a mettere in dubbio il senso della loro missione e vivranno la perdita della loro innocenza.


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