Cristiano Carotti alla White Noise Gallery con “Stessa spiaggia, stesso mare”

Da domani al 22 dicembre l'artista porta la sua mostra personale, curata da Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti, nella Capitale
Cristiano Carotti alla White Noise Gallery con “Stessa spiaggia, stesso mare”
2 min

Cosa ha trasformato, nella visione di un artista, l’icona per eccellenza dell’italiano medio vacanziero in un  rozzo strumento di autodifesa popolare? Com’è stato possibile che il Mediterraneo tornasse a essere percepito dall’opinione pubblica come  un simbolo di paura e minaccia, le emozioni cioè che il mare nostrum suscitava nei marinai di un tempo anteriore alla modernità? Sono queste le domande al centro di  “Stessa spiaggia, stesso mare” la personale di Cristiano Carotti che espone oltre 20 opere e si inaugura domani alla White Noise Gallery di Roma.  Artista che si muove  fra pittura, scultura, installazione e video, Carotti con questa nuova personale aggiunge un ulteriore tassello alla propria ricerca sulle  dinamiche sociali, indagate  nelle loro  derive più estreme  attraverso lo studio del  potere archetipico del simbolo all’interno delle comunità.   In particolare, le opere di “Stessa spiaggia, stesso mare”, in programma fino al 22 dicembre, fanno parte del lavoro legato allo  studio del Mediterraneo e dei più recenti flussi migratori che lo stanno interessando. Riprendendo alcuni motivi dei  miti classici, riattualizzati secondo la propria poetica, Carotti ci spinge a riflettere sulle reazioni scomposte che questi fenomeni provocano nell’opinione pubblica e sul nuovo significato minaccioso del mare nell’immaginario della società italiana ed europea. Curata da Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti, “Stessa spiaggia, stesso mare” segna il ritorno dell’artista ternano in una delle più interessanti gallerie italiane che nel frattempo ha cambiato sede e passo nelle scelte espositive. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA