Luna 2069, Leo Ortolani tira fuori il suo capolavoro

Divertente, visionario, introspettivo. In rigoroso ordisce di emozioni. Edito da Feltrinelli Comics, è un fumetto da leggere tutto d’un fiato
Luna 2069, Leo Ortolani tira fuori il suo capolavoro
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Divertente, visionario, introspettivo. In rigoroso ordisce di emozioni. Luna 2069 di Leo Ortolani, edito da Feltrinelli Comics, è un fumetto da leggere tutto d’un fiato, un continuo rincorrersi tra commedia e poesia, tra tempi comici perfetti e riflessioni sull’umanità in generale e sulla propria esistenza. E’ un albo che riprende il discorso sull’esplorazione spaziale non nuovo per lo stesso Ortolani.

Luna 2069 è la storia di Fortunato, un astronauta chiamato ad entrare nella leggenda come il primo uomo sulla Luna dopo 50 anni. Una gioia immensa strozzata in gola all’ultimo istante con la decisione di sostituirlo poco prima del decollo. Fortunato ne risente, da uomo pacato e misurato non mostra il proprio disagio e la propria delusione ma la sua sofferenza interiore è tangibile. E’ a questo punto che entra in scena Mask, ovvero una incarnazione di Rat Man che si fa parodia di Elon Musk, che gli promette di esaudire il suo sogno: “Andrai sulla luna”.

E’ qui che la storia decolla letteralmente, in un susseguirsi di battute straordinarie una decisa deviazione verso il surreale. Ortolani ha un talento incredibile nel mescolare informazioni scientifiche con l’umorismo, la divulgazione scientifica con l’intrattenimento più superficiale. Un fumetto assai consigliato.


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