Tornano Leo e gli altri precari

Da oggi nelle sale il terzo capitolo della saga comedy di Sydney Sibilia: Smetto Quando Voglio - Ad Honorem
Tornano Leo e gli altri precari

Tornano i ricercatori, i mascalzoni, i lazzaroni con una laurea, precari in questa Italia che non sa riconoscere il merito e che vede premiato il valore solo nel momento in cui si inizia a delinquere. Smetto Quando Voglio - Ad Honorem è il terzo (e ultimo) capitolo della saga ideata da Sydney Sibilia che nel 2014 ha dato una scossa alla commedia italiana. Anzi, una commedia “stupefacente”: un gruppo di “cervelli in fuga” dalla precarietà decide di creare una nuova molecola da spacciare come smart drug in discoteca. Le vicende dei primi due film sono più o meno note. Trovatosi senza assegno dall’università, il neurobiologo Pietro Zinni mette insieme una banda tra colleghi laureati e ricercatori come lui, ma ogni iniziativa finisce per causare guai ed equivoci e, al termine del primo film, Zinni è in carcere, gli amici liberi ma dovranno rispondere della tragicomica tentata rapina in farmacia. In Smetto Quando Voglio - Masterclass, per evitare la prigione, la banda aiuta la polizia a rintracciare le altre smart drug sul mercato ma, come spesso accade loro, le indagini vanno male e si imbattono in un nuovo, pericoloso criminale, anche lui un ex ricercatore che ha in mente un piano terroristico. «Sopox è la formula del gas nervino. Ecco a cosa gli serviva un cromatografo. Sto pazzo si è messo a sintetizzare del gas nervino». Inizia così il capitolo finale della saga di Smetto Quando Voglio. Le riprese del secondo e terzo capitolo della “saga comedy” di Sydney Sibilia sono state girate insieme nel corso di 16 settimane tra Roma, Lagos e Bangkok. La banda dei sette laureati composta da Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti torna sul set insieme a Neri Marcorè e Valeria Solarino. Si uniranno a loro nuovi laureati, esperti delle più diverse discipline. Secondo Leo, quest’ultimo capitolo «come in tutte le trilogie, nel capitolo finale “si fanno lì botti” come si dice a Roma. La parabola della banda arriva fino all’evento paradossale di salvare Roma sempre a modo loro. È un terzo capitolo molto diverso dal primo e dal secondo. Sono stati girati tutti e tre con approcci e stili differenti». Prima di sventare l’attacco, il gruppo dovrà evadere. Si tratterà in tutto e per tutto di un escape movie? Quali saranno i riferimenti cinematografici? «Ovviamente dovrebbe risponderti il regista, io posso dirti che quella del film su un’evasione dal carcere è una formula che funziona sempre. È molto divertente e i riferimenti sono tantissimi sempre nello stile di Smetto Quando Voglio, con dei cialtroni che, benché siano dei laureati, trovano un modo molto molto originale per evadere rispetto alle altre cose che gli avevamo visto fare, sarà un’evasione molto tecnologica».


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