Bianca Atzei: «In tour nei club per vedere da vicino le emozioni della gente»

Dopo l'esperienza a Sanremo 2015 e i live estivi nelle piazze, la nuova fiamma di Max Biaggi riparte dai club: il 23 gennaio al Duepuntozero di Pomezia
Bianca Atzei: «In tour nei club per vedere da vicino le emozioni della gente»
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Intervista a Bianca Atzei, live il 23 gennaio al Duepuntozero di Pomezia, che dopo la partecipazione a Sanremo 2015 e l’album Bianco e Nero corre a tutta velocità sulla strada del successo.

Sarda di origini, ma milanese di adozione, Veronica Atzei, in arte Bianca Atzei, ha dato una svolta alla sua carriera con la partecipazione lo scorso anno sul palco dell’Ariston, con il brano "Il solo al mondo", scritto per lei da Kekko dei Modà, il primo a credere in lei e con cui spera di continuare a collaborare. 

Tra pochi giorni torna il Festival di Sanremo, come è stato salire su quel palco lo scorso anno? 

Ho un ricordo bellissimo, partecipare era il mio sogno più grande. È stata un’attesa enorme e ricordo come fosse ieri quando ho visto il mio nome scritto tra i concorrenti, non mi sembrava vero. Ci avevo provato per cinque anni di seguito e quindi ci speravo tanto. È stata un’esperienza unica e irripetibile, ero inconscia di tutto e non sapevo cosa sarebbe potuto succedere, non soltanto nello stare là sul palco, ma per le interviste e le persone che ho conosciuto. Sono nostalgica, ma altrettanto felice per tutto quello che mi è successo dopo.

Che risvolti ha avuto l’esperienza sanremese sulla tua carriera?

 Mi ha dato la possibilità di portare la mia musica nella case di tante persone che prima non mi conoscevano. Sanremo ha reso possibile quello che è stato il tour estivo, nelle piazze italiane, facendomi incontrare e conoscere tanta gente. Ma soprattutto ha fatto si che nascesse il mio album, quella è stata la cosa più importante per me.

L’album si intitola Bianco e Nero, cosa rappresentano per te questi due colori?

 Sono gli unici colori che mi appartengono e che sanno di me. Non possiedo molte sfumature, nel mio carattere e modo di essere ci sono solo il bianco e il nero. Tutte le persone che mi conoscono e che hanno deciso insieme a me il titolo dell’album hanno detto: "Si questo è il titolo per cui ti conosciamo".

Se non fossi diventata una cantante, che lavoro ti sarebbe piaciuto fare nella vita?

 Sarei stata vicino ai bambini malati, mi piacerebbe molto e spero di poterlo fare in futuro. Con l’aiuto anche della musica che è essenziale.

A proposito di questo, sei stata anche testimonial di una Onlus…

 Sì, la Onlus Exodus di Don Mazzi. L’ho conosciuto l’anno scorso a Sanremo e lì mi chiese se avessi voluto fare da testimonial. Ed è molto bello, ti fa sentire utile. Il bene genera altro bene.

Tra pochi giorni sarai in concerto a Pomezia, come sta andando il tour? 

Sì, sarò al Duepuntozero, sabato 23 gennaio. Questa dei club è un esperienza nuova, io arrivo dalle piazze dove i palchi sono molto più grandi e le persone molto più distanti, invece qui vedi bene le facce, le reazioni, i sorrisi e qualche volta anche i pianti di gioia. Le emozioni che arrivano le capti subito, le ricevi nell’immediato.

Hai duettato con nomi importanti come Gigi D’Alessio, Alex Britti, Kekko dei Modà, che ha collaborato al tuo disco, e in ultimo J-Ax. In futuro con chi ti piacerebbe ancora duettare? 

Mi sento fortunata. Ho sempre pensato a fare la cantante e fare il mio di lavoro cioè scrivere le mie di canzoni, quindi non avrei mai immaginato di poter collaborare con artisti del genere che ho sempre stimato. È successo tutto molto per caso, di J-Ax l’ho saputo durante un suo concerto all’Alcatraz di Milano. Ci siamo incontrati nel corridoio e mi disse "Allora sei contenta? Facciamo il duetto!". Io non sapevo niente ed è stata proprio una sorpresa. Non c’è quindi un cantante in particolare con cui mi piacerebbe duettare, però sarebbe bello continuare a collaborare con Alex Britti e soprattutto con Kekko. Lui è stato il primo a credere in me, ha visto crescere il mio album, mi ha fatto aprire i suoi concerti, ha scritto per me delle canzoni meravigliose come quella che portai sul palco dell’Ariston. 

"Ciao amore, ciao" di Luigi Tenco, che hai cantato insieme ad Alex Britti, è un brano degli anni '60, che tipo di musica ascolti quando sei sola?

Tantissimo quella degli anni ’60 e ’70, da Patty Pravo a Mina. Questa mattina ho ascoltato "Oggi sono io", cantata da Mina, ma vado a periodi, dei momenti mi fisso con Sergio Endrigo, poi con Luigi Tenco e Mina. Mi piacciono molto quegli anni e avrei voluto viverci. Sono curiosa a tal punto che una volta incontrai Gianni Morandi e mi feci raccontare tante cose da lui. La musica era meravigliosa, romantica.

Parlando di sport invece scommetto che ti piace la Moto GP.

 Ho sempre dedicato la mia vita a cantare quindi non me ne intendo, però adesso… corro un po’. Non conoscevo nulla di questo sport, insieme a Max Biaggi, invece, sto imparando cose che non sapevo e lo stesso vale per lui riguardo la musica. Io parlo tutto il giorno di musica e lui di moto. Ci compensiamo.

Lo sport in qualche modo lo pratichi? 

Mi piace correre per allenare bene il fiato per i concerti, ma amo fare pool dance. Lo trovo molto affascinante e allo stesso tempo ironico. Ti permette di acquisire fisicità in poco tempo e di avere un corpo tonico.

 

Photo Credit: Iwan Palombi


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