Siciliana, di Caltanissetta, l’abbiamo conosciuta sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo in cui si è distinta nella sezione Nuove Proposte con il brano “Mentre ti parlo”. E’ Manuela Paruzzo, in arte Miele, trasferitasi a Milano, lontana da casa, per inseguire il sogno di diventare cantante. Affascinata dal mondo del Blues, dalle voci di Janis Joplin, Nick Cave e Tom Waits, e dai cantautori italiani Lucio Dalla e Ivano Fossati, la giovane sta spiccando il volo. L’esclusione al Festival, giunta in ritardo per un errore nella votazione, non l’ha di certo fermata e quell’incidente di percorso non è stato altro che un trampolino di lancio migliore. Impertinente, carismatica e timida, come lei stessa si definisce, sarà domani 5 marzo alla Galleria Commerciale Porta di Roma per raccontare ai fan il suo disco “Occhi”.
Sabato sarà a Roma per promuovere il suo album, come sta andando il tour?
E’ una situazione nuova, non mi ero mai trovata a fare queste cose, per me è la prima volta. Sono molto soddisfatta e contenta di poter portare in giro il disco, la mia attenzione infatti è focalizzata proprio su quello e mi piace essere presente e raccontarlo al pubblico.
Quanto è cambiata la sua vita dopo Sanremo?
Non tanto. La settimana del Festival è stata particolare, ma riesco tutt’ora a fare quello che facevo prima. La mia vita normale continua a essere presente. Sono una persona semplice, mi piace dedicare il tempo alle cose quotidiane; è ovvio che ora ci sono tanti impegni e tante responsabilità, e bisogna correre e lavorare tanto, ma è quello che mi piace quindi sono contenta di avere la possibilità di farlo.
Nonostante l’inconveniente al Festival di Sanremo il suo singolo “Mentre ti parlo” ha avuto un grande riscontro mediatico, qual è stata la prima cosa che ha pensato quando ha capito che non avrebbe passato il turno?
La cosa che mi ha fatto più male era sapere che avevo passato il turno con una polemica in corso, con una votazione non corretta. Mi aspettavo di avere più chiarezza a riguardo, non è stato facile gestire la situazione. Mi sentivo delusa, ma sapere di essere arrivata in semifinale con un voto non corretto mi avrebbe creato ancora più ansia. A parte tutto sono una persona che preferisce stare lontana dalla polemica e dedicare tutto alla musica.
E’ pur vero che questa situazione ha contribuito al successo del singolo.
Sì questo sì, il giorno in cui cantai da fuori gara è stata una bellissima giornata. Ho visto un sostegno meraviglioso da parte della gente, poi era appena uscito l’album e mi sono accorta che la gente lo acquistava.
Com’è stato lasciare la Sicilia per trasferirsi a Milano e cosa le ha dato il coraggio di fare questo passo?
In un momento preciso ho avvertito la necessità di scavare più a fondo nel mio rapporto con la musica. Partecipai a un concorso in cui mi esibivo con un’orchestra dal vivo e lì, osservando quei musicisti che suonavano per passione ma anche per professione, è scattato qualcosa dentro di me che mi ha fatto dire “vorrei essere una vera musicista”. Questo mi ha spinta ad andare a Milano a studiare musica a 360°.
Ai giovani che vogliono intraprendere questa strada che consiglio darebbe?
Di studiare tanto e capire cosa si vuole veramente dalla musica, se è qualcosa d’importante nella propria vita.
A chi ancora non la conosce bene come descriverebbe la sua musica?
E’ una musica abbastanza libera, ogni volta che scrivo e che canto mi sento un pochino inconsapevole e ingenua. Canto più di stomaco che con la testa, credo sia il mio punto di forza e penso che questa cosa arrivi anche al pubblico.
Cosa ascolta di solito e a chi si ispira per le sue canzoni?
Ascolto tanto il Rock Blues, Janis Joplin, Tom Waits, Nick Cave e tutti quei cantanti che hanno un modo inusuale di utilizzare la voce, ma allo stesso tempo mi piace capirle a pieno le canzoni, per questo mi piacciono molto anche i cantautori italiani come Lucio Dalla e Ivano Fossati.
Come giovane donna invece come si descriverebbe in tre parole?
Impertinente, carismatica e timida.
Oltre alla musica ha altre passioni?
Sì ma sono più che altro hobby, la musica è l’unica mia vera passione.
Tra questi hobby rientra anche lo sport?
Sì, da piccola ne ho praticato un bel po’, mi piacciono molto gli sport di squadra, soprattutto la pallavolo.
Il calcio lo segue?
Prima sì, poi dopo essermi trasferita a Milano ho iniziato a guardare sempre meno tv e quindi ho perso un po’ l’interesse. Tifavo Inter ai tempi di Figo! Quindi un bel po’ di tempo fa.
Prossimamente cosa la aspetta? Può anticipare qualcosa?
Il mio desiderio più grande è quello di suonare tantissimo e quindi stiamo cercando di organizzare un tour. Il live è il mio più grande desiderio, amo comunicare dal vivo. Il disco ad esempio è un bellissimo premio, un traguardo, ma amo il rapporto diretto col pubblico.