Romina Mondello: «Riconosco alle donne lo sforzo per farsi valere»

L'attrice dall'8 marzo al Teatro Quirino con "Modigliani", racconta come con testardaggine e caparbietà si raggiungono i propri obiettivi
Romina Mondello: «Riconosco alle donne lo sforzo per farsi valere»
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Nata il 1° marzo a Roma, Romina Mondello esordisce al cinema nel 1993 con Estasi, partecipa alla miniserie La Piovra 7 e alle fiction Le ragazze di piazza di Spagna e R.I.S. Delitti imperfetti. Nel 1999, la ricordiamo al fianco di Amadeus nella conduzione di Domenica IN.

Il debutto a teatro però avviene proprio l'8 marzo con la commedia Donne informate sui fatti, giorno della Festa della Donna in cui l'attrice anche oggi si ritrova a calcare il palcoscenico. Questa volta è al Teatro Quirino con “Modigliani” insieme a Marco Bocci, nei panni di Beatrice Hastings, una delle quattro amanti dell'artista che segnarono la sua vita amorosa e artistica. Una donna intelligente, concreta che sa tenere testa agli intellettuali della Parigi del ‘900.

Lo spettacolo Modigliani con cui è a teatro non rende omaggio solo al pittore ma anche alle sue donne, che ti tipo di donna è il suo personaggio?

Il mio personaggio si chiama Beatrice Hastings, è una giornalista che si occupa d’arte a Parigi nei primi anni del Novecento. Una città piena di artisti, piena di arte ed è in quell’occasione che conoscerà Modigliani. Un italiano, come gli altri in terra straniera e come se stessa sudafricana a Parigi. L’incontro col pittore è un incontro scontro, sono due personalità opposte: uno vinto dall’arte e l’altra che è una donna forte e progressista. Arriverà addirittura ad avere un figlio da Modigliani e decidere di perderlo perché lui non è in grado di sopportare quello che gli sta accadendo. Lei cercherà di salvarlo in qualche modo nonostante è una goduriosa, salottiera, che però non abusava e non perdeva mai il controllo. Lei vuole che lui venda, ed è forse la parte che mi piace di meno di lei; ci si rende conto che vendere è fondamentale per l’artista per sopravvivere, mentre io mi sento più in accordo con Modigliani quando dice che “l’arte basta a se stessa”.

E invece cos’è che le piace di più del suo personaggio?

Che è una donna intelligente, concreta, sa usare la testa e le parole. Saper tenere testa a grandi artisti, uomini di cultura significa anche avere un grande cuore e lei lo dimostra dall’inizio alla fine. E’ una figura affascinante.

Lei fuori dal set che tipo di donna è?

Sono una donna che lavora, ho messo sempre il lavoro al centro della vita. Ho iniziato da piccola a 17 anni e ne ho fatto veramente religione, il lavoro è dignità e sono stata sempre coerente con quello che faccio. Poi sono una mamma, ho un bambino di 12 anni, sono anche questo. Sono per alcuni versi come tante madri di famiglia, però è ovvio che faccio un lavoro particolare che porta via tanto tempo. La cosa fondamentale è conciliare il lavoro con la vita privata.

Mai come adesso la donna è al centro di tante discussioni riguardo le unioni civili, le adozioni e la maternità surrogata, lei cosa ne pensa a riguardo?

Per prima cosa penso si debba guardare ai singoli esseri umani, non riesco a generalizzare. Esistono sicuramente uomini e donne meritevoli di avere figli più di altri indipendentemente dal sesso e dall’orientamento sessuale. Sono una tradizionalista perché vengo da una famiglia con una madre e un padre, però l’amore che si riesce a dare a un figlio non dipende dall’orientamento sessuale, ma sicuramente avere una casa dove ci siano dei punti di riferimento e delle persone con una stabilità credo sia fondamentale per un figlio. Equilibrio e amore. In primis una donna che porta dentro di sé un figlio per nove mesi ha il diritto di essere per lui casa, amore ed esempio, cosa che cerco di fare anche io tutti i giorni nonostante un mestiere non convenzionale.

Come passerà il giorno della Festa della Donna?

Non credo di aver mai festeggiato questo evento, riconosco però alle donne grandissimi meriti e lo sforzo maggiore che viene fatto per farsi valere. Da donna mi rendo conto dell’impegno in più che ci vuole però credo che quando c’è sostanza, indipendentemente dal sesso, ci si riesce. Ci vuole testardaggine, caparbietà, ecco in questo sono come Beatrice, di volere con determinazione qualcosa. Credo molto nella meritocrazia e nonostante tutto sono convinta che alla fine si riesce a raggiungere un obiettivo. Sulla strada le difficoltà possono essere tante e bisogna stare, e secondo me “il fine non giustifica i mezzi”, mi dissocio da Machiavelli in questo, ho bisogno di avere sempre una coscienza che mi permetta di andare avanti.

Una settimana fa è stato il suo compleanno, il 1° marzo, come ha festeggiato?

Ho festeggiato in tournée e sono stati tutti molto carini. A mezzanotte eravamo in un ristorante a Mantova e mi hanno cantata addirittura la canzoncina di buon compleanno e ho spento le candeline con loro.

Quando è a Roma cosa le piace fare e dove le piace andare?

Sono cresciuta ai Castelli Romani e Roma la vivo quasi da turista. Quando sono lì mi piace andare a teatro, è una cosa che appena posso è fondamentale, e poi andare al cinema.

L’ultimo film che ha visto?

Avrei voluto vedere quelli degli Oscar ma purtroppo ancora non ci sono riuscita. Vorrei vedere assolutamente DiCaprio, Iñárritu è uno dei miei registi preferiti.


Photo Credit: Fabio Lovino


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