L’uomo, la bestia e la virtù: prima nazionale al Brancaccino

Giorgio Colangeli, diretto da Giancarlo Nicoletti, porterà sul palco uno dei più classici spettacoli pirandelliani. Da domani fino al 17 febbraio
L’uomo, la bestia e la virtù: prima nazionale al Brancaccino

Da domani fino al 17 febbraio il Teatro Brancaccino ospiterà una prima nazionale: Giorgio Colangeli nei panni del professor Paolino, protagonista della rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei classici pirandelliani, “L’uomo, la bestia e la virtù” che, proprio nel 2019, festeggia i cento anni dal debutto sulle scene. 

Il signor Paolino conduce, segretamente, una doppia vita: da una parte è l’amante della signora Perella, moglie di un capitano di mare che la trascura e che torna molto raramente a casa; dall’altra evita accuratamente di avere rapporti fisici con sua moglie che non desidera più, utilizzando ogni pretesto. Un tipico intreccio pirandelliano. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professore. Paolino è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino dovrà allora ingegnarsi per salvare la propria dignità e quella della signora Perella, a qualsiasi costo; per obbligarne il marito ai doveri coniugali e far passare suo figlio per erede legittimo del Capitano Perella e della moglie.


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