"Nouvelle Cuisine", il nuovo album di Rosario Jermano

A 23 anni di distanza dall'ultimo lavoro, il grande percussionista torna con un album studio inedito: 15 brani, ognuno legato a una pietanza della celebre tendenza culinaria francese, realizzati in collaborazione con 40 artisti della scena musicale italiana
"Nouvelle Cuisine", il nuovo album di Rosario Jermano
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Nouvelle Cuisine” è il quarto lavoro di Rosario Jermano dopo “Living in percussion” (1991), “Stravagario” (1994) e Suenò (1996).

Il progetto è composto da 15 brani, veri e propri quadri ritmici, in cui si intrecciano armonie e melodie con un suono e un'atmosfera densi e ricchi di colori, dove il cuore e la mente riescono a percepire lo stato d’animo dei 40 musicisti (tra i migliori del panorama artistico italiano) che vi hanno partecipato.

Jermano è riconosciuto come uno tra i più noti e prestigiosi percussionisti europei; ha iniziato a collaborare con Pino Daniele intorno al 1976 per poi passare a collaborazioni con Zucchero, Fabrizio De Andrè, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Mia Martini, Gino Paoli, Gigi D’Alessio, solo per citarne alcuni, nonché collaborazioni internazionali con musicisti e artisti del calibro di Toots Thielemans e Sting. Produttore e arrangiatore, autore di composizioni musicali di grande successo (sua è la sigla del programma Rai “Linea blu”), in questo periodo è in tour con Renato Zero.

Dopo 23 anni ho deciso di registrare un nuovo disco solo perché avevo qualcosa da dire, non per farlo e basta. L'idea di chiamarlo "Nouvelle Cuisine" - racconta Rosario Jermano - mi è partita quando mia figlia Heather mi ha regalato per il mio compleanno due bacchette di batteria che avevano a una estremità la forma di una forchetta e di un cucchiaio, ma anche per la grande passione che ho per la cucina (credo di essere un discreto cuoco) e i cibi tradizionali napoletani, come la "genovese" e le polpette al ragù. Ogni brano dell’album porta il nome di una pietanza legata alla Nouvelle Cuisine, ma solo per alcuni mi è sembrato giusto riferirmi alla cucina napoletana. Il progetto ha avuto una lunga gestazione, con momenti anche abbastanza difficili ma supportati dall’entusiasmo e incoraggiamento dei 40 musicisti che ho coinvolto. La realizzazione dei brani è avvenuta con alcuni di essi a distanza, perché erano impegnati in altre città: inviavo le composizioni via internet a musicisti del calibro di Lele Melotti, Gigi De Rienzo, Danilo Madonia, sovrapponevano i loro strumenti che poi inserivo nelle session sul computer. Con altri, invece, come, ad esempio, Piero Gallo, Antonio Onorato, Elisabetta Serio e Roberto Giangrande, ho avuto il piacere di poter suonare in studio, registrati da Rosario Fiorenzano, un ottimo ingegnere del suono ed un vecchio e caro amico. Tutti hanno partecipato con passione, fornendomi un contributo di grande livello artistico".

"Sono partito programmando 40 songs di sole percussioni, sia intonate come marimba, vibrafono, xantur, cymbalon, che quelle non intonate come batteria, congas, timbales, djembè etc. Dopo una lunga ricerca di suoni percussivi da tutto il mondo, come i tamburi giapponesi della famiglia dei Taiko, la famiglia dei tamburi Abaqua, oppure la famiglia delle percussioni indiane, ho cominciato ad appuntare le prime idee. La tonalità musicale dei brani è stata determinata proprio dalle percussioni che indicavano le note e la strada da seguire; su quelle, i vari musicisti hanno costruito gli intrecci, le tessiture armoniche e a volte melodiche. Tutti gli artisti che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia carriera, senza i quali questo progetto non sarebbe mai nato, hanno suonato in modo impeccabile dando valore a quello che inizialmente avevo pensato. Questo è Nouvelle Cuisine: un disco fatto in completa libertà di espressione, senza pensare alle regole del mercato; mi auguro che possa lasciare una traccia nell’ascoltatore e la voglia di riascoltarlo per entrare sempre di più nel mio mondo artistico. Tuttavia il mio sogno nel cassetto è riuscire a riunire tutti i partecipanti a questo progetto intorno a un tavolo a mangiare semplicemente… pizza, zeppolelle e panzarotti".

L’album è una co-produzione di Clapo Music e Apogeo Records, ed è distribuito fisicamente in Italia da Egea Music e digitalmente nel mondo da Believe Digital.


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