Scienza e sport secondo Malvaldi, e un'antologia della letteratura sportiva

Pirlo, Fosbury, il Barcellona... La scienza applicata agli sport secondo lo scrittore Malvaldi, e un'antologia "sportiva" di alcuni dei più grandi scrittori o poeti del Novecento
Scienza e sport secondo Malvaldi, e un'antologia della letteratura sportiva
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E’ il momento degli scrittori di gialli prestati allo sport. Dopo il recente “Il resto della settimana" di Maurizio De Giovanni, sul rapporto tra Napoli e il calcio (senza tralasciare lo splendido “Red or Dead” di David Peace) tocca ora a Marco Malvaldi, il bravo creatore della scombinata squadra investigativa del Bar Lume, occuparsi dello sport, o meglio delle regole della matematica e della fisica che concorrono alla bellezza dello sport, in questo facendo leva sulle sue competenze di ex Ricercatore dell’Università di Pisa. Presentato come il racconto di due mondi - la scienza e lo sport - solo apparentemente lontani, il libro di Malvaldi è interessante e molto divertente, proprio perché si occupa delle discipline più importanti da un punto di vista originale e poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori. E così, passando dalla Maledetta di Pirlo, dominata dall’effetto Magnus, alla rivoluzione del salto in alto alla Fosbury, lo scrittore pisano prova ad applicare regole scientifiche alle situazioni più imprevedibili: impariamo quindi che un rigore ha più probabilità di successo se viene tirato alla sinistra del portiere, che il ciclo vincente del Barcellona è dovuto (anche) alla perfetta applicazione delle regole del cosiddetto Piccolo Mondo, oppure ancora perché ai giocatori di Hockey si consiglia - per spedire più lontano il disco - di puntare al… ghiaccio. Insomma, in questo viaggio curioso e affascinante nelle regole scientifiche del calcio e degli altri sport più popolari, manca forse solo qualcosa: la formula per consentire al Torino - la squadra del cuore di Malvaldi - di non perdere regolarmente il derby. Ma chissà che Ventura non abbia ricevuto una telefonata in queste ore…
LE REGOLE DEL GIOCO, storie di sport e altre scienze inesatte; di Marco Malvaldi, Rizzoli Editore, 187 pagine, 18 euro.

Quanto sono belli - rispetto a quelli delle generazioni passate - certi libri della scuola moderna (e perché i miei figli non lo capiscono?)… Prendiamo questa antologia della letteratura sportiva, curata da Donatello Santarone, docente di Roma Tre. Tante foto, rimandi, approfondimenti, rendono la lettura e quindi lo studio molto più facili ed istruttivi. Santarone è partito dalla convinzione che lo sport, come la letteratura, sia «un’arte, cioè un insieme di norme che consentono la creatività, che regala piacere estetico, gioco, bella forma» ed ha qui raccolto le più belle pagine sull’amore e la passione per lo sport espressa da 27 poeti o narratori del Novecento. Dalle poesie di Umberto Saba, cantore della solitudine del portiere e della sua amata Triestina - e un suo verso dà il titolo all’antologia - all’indimenticabile “Azzurro Tenebra” di Giovanni Arpino, grandissimo romanzo sulla caduta rovinosa della nazionale italiana al mondiale tedesco del 1974, dal match tra Alì e Foreman di Kinshasa, raccontata dal grande Norman Mailer, al baseball sfondo di tanti racconti di John Fante, tutta la tensione, la bellezza, la fatica del grande sport e dei suoi leggendari interpreti. Qui ritroviamo le tappe del ciclismo più epico rivissute attraverso le penne di Pratolini o Buzzati, il grande calcio dei sudamericani Soriano e Galeano, le incursioni sul ring di Hemingway e Jack London, il piacere e il dolore della corsa raccontata da Murakami, la prosa ricercata e tagliente di Gianni Brera, ritratto in una foto mentre intervista - taccuino in mano e pipa in bocca - Fausto Coppi. Il tutto a disegnare uno splendido viaggio nei territori del rapporto tra il grande sport e la grande letteratura.
TREPIDO SEGUO IL VOSTRO GIOCO, antologia di sport e letteratura; di Donatello Santarone, Zanichelli editore, 250 pagine, 12,50 euro.


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