Le storie di chi ha giocato una sola volta in A e la difficile lotta contro la Sla

Toccata e fuga: negli ultimi venti anni sono 307 i giocatori che hanno collezionato solo una presenza in serie A, questo libro racconta le loro storie. E poi la difficile e lunga lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, le vite di chi si ammala e le testimonianze dei familiari.
Le storie di chi ha giocato una sola volta in A e la difficile lotta contro la Sla
di Massimo Grilli
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Uno su mille ce la fa (a giocare in serie A, ma è un calcolo sicuramente per eccesso). Ma quanti ci restano davvero, nel grande calcio, e quanti si accontentano magari di una sola sporadica presenza? Questo libro, molto divertente, si occupa appunto di tutti quelli che, dalla stagione 1994/95 (l’autore ha preso in considerazione la serie A dall’arrivo dei tre punti a vittoria) hanno giocato solo una gara. Ritratti gustosi, ciascuno con la propria partita di riferimento, a disegnare una particolare geografia calcistica delle emozioni. Avere una (e una sola) presenza nel grande calcio può essere fonte di depressione o anche di soddisfazione, una cosa da raccontare al bar oppure una delusione quasi da nascondere. Condio, collega della Stampa, ha raccolto i 307 profili di queste meteore (100 sono straniere), e ne ha raccontato le storie, dividendole in capitoli: chi è entrato e ha segnato, chi invece ha subito ricevuto un cartellino rosso in faccia, chi è arrivato tardi in serie A e chi invece l’ha conosciuta da ragazzo (e magari ha tanto tempo per collezionarne altre, di presenze in A), chi ha giocato pochi minuti (a volte secondi) e chi invece purtroppo non è più tra noi (il libro comincia con i ricordi commoventi di Mattia Dal Bello e Niccolò Galli), fino a quel Piacenza-Milan del 2003 quando Ancelotti, per far riposare i titolari in vista della finale di Champions con la Juventus, fece giocare tanti ragazzi della Primavera di Franco Baresi, e per cinque di loro quella rimase l’unica apparizione in A (c’era anche Catilina Aubameyang, fratello dell’attaccante del Borussia Dortmund). Da Abate Giovanni (che giocò mezzora nella Sampdoria di Mihajlovic e Mancini e che ora lavora in una tabaccheria a Torino) a Zoppetti Alessandro (i 71 minuti iniziali di Reggina-Roma del 2005 poi più nulla, ora gestisce un bar in Lombardia) una straordinaria raccolta di eroi per un giorno.
HO GIOCATO IN SERIE A (UNA VOLTA SOLA), le strabilianti storie dei calciatori-meteora del campionato italiano; di Roberto Condio, Ultrasport Edizioni, 221 pagine, 16 euro.

Borgonovo la chiamava “la stronza”, per tutti è il male oscuro del pallone. Si chiama SLA ed è difficile da combattere e da vincere. Quasi nessuno ci riesce. E' diventato il titolo di un libro crudo ma chiaro, un generoso racconto del collega Massimiliano Castellani che per Goalbook edizioni ha scritto «questo secondo atto di accusa verso il mondo del calcio italiano». Il primo è stato “Palla avvelenata”, dossier su farmaci e pratiche mediche. Per intenderci, l'argomento è il morbo di Gehrig o SLA o sclerosi laterale amiotrofica: si ammalano calciatori e non, i dati dicono che i malati sono sei ogni centomila abitanti, in un campione di 7.325 calciatori i casi sono otto. Cambiano le percentuali: il tasso generale è di 0.5-0.7% ogni centomila persone, nel calcio è 6.5 volte superiore rispetto alla popolazione universale. Il libro vuole raccontare, vuole spiegare le storie e le vite di chi si ammala e di chi gli vive attorno. E lo sottolinea il direttore Italo Cucci nella sua prefazione: lo definisce Spoon River del dolore e apre la memoria ai tanti amici perduti nell'impari lotta alla SLA. Dolore racconta dolore, eppure vale davvero la pena leggere tra le parole e dentro le parole per capire fino in fondo cosa si passa e cosa si prova. E soprattutto - prendiamo in prestito una delle ultime frasi del libro - aiuta a spiegare perché che «la malattia non porta via le emozioni, i sentimenti e anzi fa capire che l'essere conta più del fare». Ma la lotta alla SLA non deve finire qui. (Francesca Fanelli)
SLA, il male oscuro del pallone di Massimiliano Castellani; Goal Book edizioni, 199 pagine, 14 euro.


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