Il talento di Rivera e un viaggio nel calcio inglese

Una bella antologia di racconti su Gianni Rivera, protagonista anche di un e-book; e un viaggio nel cuore del calcio inglese: pub, stadi, tifosi.
Il talento di Rivera e un viaggio nel calcio inglese
di Massimo Grilli
4 min

Pur avendolo visto giocare dal vivo, l’immagine che mi resta di Gianni Rivera è davvero quella di un calcio in bianco e nero, «quando compravi i biglietti della partita al bar, davi la mano a tuo padre e andavi allo stadio con il tram», come ricorda Silvano Calzini in uno dei racconti più riusciti di questa bella raccolta. La maglia numero 10, i capelli sempre ben pettinati, in mezzo al campo sembrava dirigere il traffico, spargendo palloni ricchi di fosforo ai suoi compagni. A distanza di tanti anni dalla staffetta di Messico ’70, dalle crociate contro gli arbitri, come dai commenti speso al veleno di Gianni Brera, il talento di Rivera fa ancora discutere, è ancora “attuale”. E bene hanno fatto i colleghi di “Incontropiede” a dedicargli un riuscitissimo libro a più voci. Un’antologia riveriana ricca di 25 racconti, più uno splendido articolo di Brera per Repubblica del 1985 («orrida vecchiezza, ridammi il mio abatino»): ci si diverte, si sorride, si riflette, e soprattutto ci si fa assalire almeno un poco dalla nostalgia per un tipo di calcio - e di vita - ormai scomparsi. 
    Il mito milanista è anche il protagonista-fantasma del bel romanzo (disponibile tra gli e-book) di Michele Messina. Diario di un anno trascorso in provincia, a Castrovillari, cittadina della Calabria, tra libri letti, partite a pallone, serate in birreria, il tifo per la Juventus e la corte segreta ma non tanto a Marlene, «un’ombra femminile che sta ai sentimenti di Michele, il protagonista, come la Champions League ai triboli della Juventus», scrive Roberto Beccantini nella prefazione. Siamo nella stagione - di campionato ma anche di vita - 1997/98, culminata con il celeberrimo rigore non assegnato dall’arbitro Ceccarini all’Inter contro i bianconeri, per l’ormai leggendario intervento di Mark Iuliano su Ronaldo. Il protagonista si accalora nel tifo per la Juventus (e per il Castrovillari, allora in serie C), si divide tra l’università e Umberto Eco, gli avvenimenti di politica che trovano eco sui giornali e le magie di Zidane. Finisce il campionato, e Michele sembra perdere le sue certezze. Ma un’altra stagione, con il suo carico di speranze, già si annuncia.
RIVERA RIVERA RIVERA RIVERA, di autori vari; Edizioni InContropiede, 140 pagine, 14,50 euro.
IL NIPOTE DI RIVERA, di Michele Messina; editore Abel Books, 140 pagine, prezzo e-book 4,99 euro.


Il fascino indistruttibile del campionato inglese, di cui stiamo in questi mesi avendo una ripassata grazie soprattutto alla splendida cavalcata del Leicester di Ranieri, è il protagonista di questo nuovo libro di Luca Manes, esperto di calcio britannico che abbiamo già conosciuto grazie alle sue opere sul Celtic, il Manchester United, il derby tra Millwall e West Ham… Questa volta, Manes ha voluto aprire il suo taccuino di ricordi per regalarci un libro di viaggi nella patria del calcio: Londra, certo, ma anche Liverpool, Manchester, Newcastle, e poi Ipswich, Portsmouth, Sheffield, Leeds, ed è forse inutile sottolineare come i capitoli più intriganti siano proprio quelli più lontani dalle luci della Capitale. Club famosi e meno famosi, statue di calciatori e di allenatori, i tifosi e i pub, gli stadi. C’è tutto il calcio inglese in questo bel libro ma c’è anche l’immagine di un Paese che sta cambiando. E che sta modificando profondamente anche lo sport che ha inventato.
FOOTBALL IS COMING HOME, appunti di viaggio nella patria del calcio; di Luca Manes, Bradipolibri, 157 pagine, 14 euro.


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