La vita e le prodezze di Cristiano Ronaldo e tre libri sul ciclismo

La vita di CR7: l'infanzia complicata a Madeira, l'arrivo a Lisbona, quindi il Manchester United, il Real Madrid, centinaia di gol e il successo planetario. E poi l'almanacco del ciclismo e due raccolte originali di grandi campioni delle due ruote
La vita e le prodezze di Cristiano Ronaldo e tre libri sul ciclismo
Massimo Grilli
3 min

Un ottimo aperitivo in vista della finale milanese di Champions League. Dalla penna di uno dei più autorevoli giornalisti spagnoli, un ritratto vivido e sincero di Cristiano Ronaldo, uno degli atleti più importanti e conosciuti del movimento sportivo mondiale, anche un brand - come si dice ora - di grandissimo successo, testimonial dei marchi più prestigiosi. Ci sono i suoi gol più importanti, certo, le sue prodezze, la sua sconfinata voglia di essere il primo calciatore del mondo, ma Balague - che già ci aveva regalato la biografia di Messi, non a caso il principale rivale del campione portoghese - si sofferma soprattutto sulla costruzione dell’uomo Ronaldo, dall'infanzia povera a Madeira al legame strettissimo con la madre, dalle sue lacrime di bambino proiettato - a Lisbona - in una realtà troppo diversa da quella della sua isola, alle difficoltà dei suoi primi anni a Manchester. E poi il narcisismo, il legame con Ferguson, l’approdo al Real Madrid, le invidie, le gelosie, il consenso planetario. Balague ascolta i suoi primi allenatori, i suoi compagni di squadra, i suoi amici, cercando di dare un senso a una domanda: perché Ronaldo è il più grande?
CR7, la biografia; Cristiano Ronaldo raccontato da Guillem Balague, 399 pagine, 19,90 euro.

Sono i giorni del Giro d’Italia, e il ciclismo - sarà l’epica della fatica, dell’uomo solo al comando - resta uno degli sport che tradizionalmente vengono “raccontati” meglio, come possono dimostrare anche le nostre segnalazioni. Giacomo Pellizzari e Fausto Bagattini hanno passato in rassegna alcune delle figure più significative di questo sport, partendo da due punti di vista diversi e in qualche modo complementari. Pellizzari ha voluto porre l’accento sulle caratteristiche peculiari del carattere di alcuni eroi della bicicletta: ecco quindi, tra gli altri, Merckx il “Cannibale”, Fignon il “Professore”, Bugno l’indecifrabile”, Sagan il “guascone”, Pantani il “cocciuto”, Wigggins la “Rock Star”. Bagattini - che già ci aveva divertito con una azzeccata raccolta di ritratti di portieri - è partito invece dalle sconfitte più clamorose, da quei rovesci leggendari che hanno contribuito - probabilmente più di qualche vittoria - a costruire il mito di tanti ciclisti. Dal Tour perso da Ocana per una caduta alla beffa subita da Francesco Moser al Nurburgring, dal gatto che tradì Marco Pantani alla madre di tutte le sconfitte, quella di Franco Bitossi al Mondiale di Pau vinto da Marino Basso. Delusioni cocenti, sventure clamorose, da cui solo i più grandi sono riusciti a ripartire. L’almanacco del ciclismo è invece il nuovo miracolo - giunto al traguardo della 25ª edizione - redatto da Davide Cassani, che continua con inesausta passione a dare vigore all’idea “folle” di Lamberto Righi, come la descrive l’editore Gianni Marchesini. L’appassionato vi troverà tutti i risultati del 2015, le schede di professionisti, dilettanti e donne, gli albi d’oro, le statistiche, le vittorie dei campioni, le grandi corse a tappe, tutte le corse del 2016. Per chi ama il ciclismo, semplicemente imperdibile.
IL CARATTERE DEL CICLISTA, di Giacomo Pellizzari; Utet Edizioni, 266 pagine, 14 euro.
CICLISTI NELLA BUFERA, di Fausto Bagattini; Ultra Sport Edizioni, 189 pagine, 16 euro.
ALMANACCO DEL CICLISMO 2016, di Davide Cassani, ideato da Lamberto Righi, collaborazione di Danilo Viganò; 528 pagine, 35 euro.


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