La caduta del mito Platini e 25 pugili tra vittorie e rovesci

Vita e opere di Michel Platini, dai suoi trionfi calcistici ai Panama Papers; e le carriere di 25 pugili, sempre in bilico tra la fama sul ring e le sconfitte della vita
La caduta del mito Platini e 25 pugili tra vittorie e rovesci
Massimo Grilli
4 min

«Come Icaro, ogni volta che mi avvicino al sole, tutto brucia». La frase
di Michel Platini suona come una metafora aspra della sua vita, della sua
carriera. Geniale in campo come pochi, dotato di una leggerezza e ironia
uniche nel mondo del calcio (quella foto dopo uno splendido gol annullato
nell’Intercontinentale, sdraiato su un fianco come fosse al Bois de
Boulogne, la testa poggiata sulla mano sinistra…) ha avuto una carriera -
in campo e fuori - straordinaria, segnata però da alcune ombre
difficilmente dimenticabili. Ha vinto tutto con la maglia della Juve ma
quella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool - e la sua
esultanza dopo il rigore decisivo - resteranno per sempre macchiate dalla
tragedia dell’Heysel. E’ stato per anni il faro della nazionale francese,
condotta a suon di gol al titolo europeo, ma la semifinale mondiale di
Siviglia persa contro la Germania resta una ferita aperta. Infine, ha
condotto per anni con guida sicura l’Uefa ma la sua scalata - che sembrava
irrefrenabile - al trono della Fifa è stata bruscamente cancellata da quel
passaggio di 1,8 milioni di euro effettuato da Blatter sul conto di Michel
per una consulenza mai del tutto chiarita, e che gli è costata - al
momento - una squalifica di quattro anni. Ecco, Jean-Philippe Leclaire -
uno dei principali giornalisti sportivi francesi - ha raccolto con
competenza e fiuto della notizia tutte le tessere che compongono il
puzzle-Platini, dall’esordio con il Saint Etienne fino ai Panama Papers.
«La mia vita è un romanzo in cui ho interpretato diversi personaggi», ha
detto una volta Le Roi Michel. Ecco, leggendo questa splendida biografia,
si ha proprio l’impressione che l’ultima pagina della carriera di Platini
debba essere ancora scritta.
LE ROI, gloria e onta di Michel Platini; di Jean-Philippe Leclaire,
edizioni 66THA2ND, 453 pagine, 25 euro.

George Foreman, che seppe rialzarsi da quello che forse è il più clamoroso
e conosciuto ko nella storia del pugilato. James Douglas, che invece
rovinò tutto - vita e carriera - dopo la più sorprendente vittoria
ottenuta in questo sport. La storia del pugilato è ricca di storie come
queste, di grandi campioni tra le corde del ring trasformati in poveri
perdenti una volta scesi da quel quadrato. In questo bel libro, Andrea
Bacci ha raccolto venticinque profili di pugili, molto diversi tra loro ma
accomunati da un filo rosso, imbattibili campioni spesso però incapaci di
reagire di fronte ai pugni della vita. Personaggi magari poco noti fuori
dell’ambiente come Massimo Migliaccio, che ha goduto di una breve fama da
“Tyson bianco”, imbattuto dopo nove incontri ma incapace di respingere i
richiami della malavita, oppure come il messicano Salvador Sanchez, che
sembrava lanciatissimo verso una carriera ricca di vittorie e invece - a
soli 23 anni - trovò una morte insensata alla James Dean, con la sua
Porsche bianca; oppure volti e nomi molto conosciuti, come Chuck Wepner -
l’autentico “Rocky” - o come Mickey Rourke, che dopo i fasti
cinematografici con Kim Basinger continua a combattere il suo declino a
suon di pugni. E poi ancora Antuofermo, Arguello, Tapia, Vidoz, Bugner, La
Rocca, Stecca, Tapia… Un viaggio affascinante nella metà oscura del
pugilato.
PRIMA DEL LIMITE, storie di pugni dati sul ring e presi dalla vita; di
Andrea Bacci, Bradipolibri, 277 pagine, 18 euro.

 


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