Tre libri sul calcio estero e i colpi impossibili di Federer

La storia dell'Athletic Bilbao, il fascino della Coppa d'Inghilterra, la guida calcistica di Berlino: tre libri per l'appassionato di calcio estero. E poi Federer e i suoi colpi più celebri e straordinari.
Tre libri sul calcio estero e i colpi impossibili di Federer
Massimo Grilli
4 min

«Dio creò solo una squadra perfetta. Le altre le riempì di stranieri». Basta questo detto popolare di Bilbao per capire subito lo spirito che pervade la squadra basca dell’Athletic, che - assolutamente unica nel suo genere - ha deciso (dal lontano 1913!) di accogliere in squadra solo giocatori… a chilometri zero, o per essere più precisi: può indossare la maglia biancorossa chi è nato nelle sette province storiche dei Paesi Baschi oppure chi ha giocato a lungo nei settori giovanili delle squadre della regione, meglio se nel centro tecnico di Lezama, lo straordinario vivaio biancorosso. Bertelegni ci regala uno straordinario viaggio nella realtà dell’Athletic, nella sua diversità calcistica. Ci conduce nel San Mames, autentica cattedrale laica, costruito nel 1913 e demolito un secolo più tardi per dare vita al nuovo impianto; ricorda i giocatori storici, dal portiere Iribar a Rafael Moreno Aranzadi, detto Pichichi, straordinario fromboliere a cui si deve non a caso il termine (“Pichichi", appunto) che designa i cannonieri della Liga, illustra i trionfi di questa squadra storica, l’unica (con Real e Barcellona) a non essere mai retrocessa, capace di vincere otto campionati spagnoli (l’ultimo nel 1984), 23 Coppe del Re, ma soprattutto in grado ancora adesso di dare fastidio alle grandi di Spagna, come dimostra la Supercoppa vinta nel 2005 grazie a un pesante 4-0 al Barcellona. E poi gli inni, la sacralità della “camiseta” a strisce bianco e rosse, i tifosi…
L’UTOPIA CONTINUA, l’Athletic Club di Bilbao, di Simone Bertelegni; Bradipolibri, 252 pagine, 18 euro.

Anche Urbone Publishing continua a regalarci autentiche chicche sul calcio estero, tra le ultime uscite ne segnaliamo un paio: Paliotto si dedica con competenza e passione alla Coppa d’Inghilterra, il trofeo calcistico più antico del mondo, che in questi anni dominati da sceicchi e acquisti esagerati non ha perso nulla del suo fascino. E’ il racconto del calcio inglese che ci piace di più, con gli stadi di provincia come quelli di una volta, con le sorprese sempre dietro l’angolo, i celebri “Giant killing”. Dagli Wanderers, vittoriosi nel 1872 davanti a duemila curiosi, all’Arsenal, trionfatore dell’ultima edizione a Wembley di fronte a 89.472 spettatori, protagonisti, curiosità, aneddoti. Molto interessante è anche la guida calcistica di Berlino, dalle origini ai giorni nostri, con i suoi stadi e le sue tante squadre (l’Hertha, l’Union Berlin…) rivissuta anche e soprattutto in parallelo agli avvenimenti storici, le due guerre mondiali, l’Olimpiade del ’36, naturalmente il Muro. Perfetta per il turista calciofilo.
STORIE E LEGGENDE DELLA F.A CUP, di Vincenzo Paliotto; Urbone Publishing, 184 pagine, 14 euro.
IL CALCIO A BERLINO, guida storico-geografica del calcio berlinese; di Giorgio Acerbis, Urbone Publishing, 176 pagine, 14 euro.

Ci avete mai pensato? Per definire la grandezza di Roger Federer anche la faccia dei suoi avversari può essere un buon punto di partenza. Prendete quanto successo nella semifinale di Flushing Meadows del 13 settembre 2009: lo svizzero è in vantaggio per due set a zero su Nole Djokovic che serve sul 5-6 0-30 del terzo set. Una smorzata chiama Federer sotto rete, il successivo lob sembra regalare il punto al serbo, pronto alla facile chiusura, quando lo svizzero in recupero si inventa il più straordinario dei “tweener” (il colpo cioè fatto partire con la racchetta tra le gambe, le spalle alla rete). La pallina, un autentico missile, si infila all’incrocio delle righe dello stupefatto serbo. Mentre Roger esulta, Nole si blocca, una smorfia sul volto, si tocca il naso, non sa se prendersela con qualche divinità oppure mettersi a ridere, riconoscendo così la superiorità dell’avversario. Poi china il capo e torna verso la linea di fondo, a servire sullo 0-40, ormai battuto, anzi strabattuto. Di questo - per alcuni il colpo più bello nella storia di questo sport - e di altre prodezze apparentemente impossibili parla questo bel libro, un’analisi ammirata e appassionata dei “Fededer moments”, di quegli sprazzi di vita cioè nei quali Roger sembra un extraterrestre precipitato, per nostra fortuna, su un campo da tennis. Con un utile glossario finale per aiutare chi di tennis non è proprio un esperto.
IL DIO DELLA RACCHETTA, il tennis di Roger Federer raccontato in nove colpi impossibili; di Simone Fornara, Ultra sport edizioni, 136 pagine, 14 euro.


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