Padri, figli, il calcio; e poi tre libri con donne protagoniste

Dalla dinastia Maldini al papà che porta il figlio allo stadio: il rapporto tra generazioni nel segno del pallone; e poi l'avventura della vita di Bebe Vio, la storia del Brescia calcio, i sogni delle piccole Fate della Ginastica artistica.
Padri, figli, il calcio; e poi tre libri con donne protagoniste
Massimo Grilli
5 min

Ci sono le grandi dinastie del nostro calcio, i Mazzola, i Maldini, i Conti. Le vicende degli Schmeichel, entrambi portieri, dei due Gudjohnsen, di quelli che invece non ce l'hanno fatta (o quasi), come i figli di Pelè e Clough. C'è anche però la storia di Stefano e Cristian, padre e figlio tifosi della Roma, che trovarono la morte sulla via Nomentana mentre tornavano a casa dopo aver assistito all'Olimpico a una gara di Champions, oppure quella di Claudio e Andrea, spesso gli unici tifosi del Forlì in trasferta, o ancora il derby di casa Bonucci, con i due figli uno torinista e l'altro juventino (chissà ora cosa sta succedendo...). Insomma, questo bel libro di Paglialunga - che avevamo già apprezzato nel suo "Ogni benedetta domenica" - affronta il tema del rapporto tra genitori e figli - con il pallone come comune denominatore - in tutte le sue sfaccettature, interrogandosi soprattutto sull'eredità calcistica che noi adulti lasciamo ai nostri figli, alle nuove generazioni. «Lo stadio è l'ingresso del figlio in un mondo di grandi e il ciclico ritorno del padre alla propria infanzia. Le storie che nascono sono le nostre storie». Perché solo chi l'ha provata conosce l'emozione di accompagnare i propri bambini allo stadio per la prima volta, di spiare la meraviglia nei loro occhi, un'emozione che non sarà mai dimenticata e che dovremmo tutti lavorare per conservare.
UN GIORNO QUESTO CALCIO SARA' TUO, storie di padri e figli, e di pallone; di Fulvio Paglialunga, Baldini&Castoldi edizioni, 244 pagine, 16 euro.

Come si fa a non provare ammirazione e simpatia per la sfrenata vitalità di Bebe Vio? Una che comincia il suo libro presentandosi così: “Sono una grafica, una schermitrice e niente, a undici anni ho avuto la meningite. Sono sopravvissuta anche se hanno dovuto amputarmi le braccia sotto il gomito e le gambe sotto il ginocchio. E se vi chiedete come ha fatto una ragazza tenera e indifesa di 11 anni a ricominciare a vivere ed a centrare certi obiettivi, beh, tanto per cominciare, con o senza gambe e braccia io non sono mai stata tenera e indifesa…». Una che a cinque anni dichiarava al mondo che un giorno avrebbe preso parte alle Olimpiadi e che ha vinto due medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, una che sembra sempre a suo agio, davanti alle telecamere della Rai come nel celebrato selfie con Obama. Un ciclone di energia positiva che la ventenne Bebe distribuisce con il suo stile frizzante sulle pagine di questo libro, per dimostrare che la volontà è fondamentale per realizzare i propri sogni, scavalcando anche gli ostacoli che la vita ci pone davanti. “Da solo non sei nessuno”, “Divertiti: la passione è tutto”, “Più sciallo sei, meglio è”, “Sii egoista: fai qualcosa per gli altri”, sono i titoli di alcuni capitoli, a formare un ideale manuale per aiutare gli adolescenti ad inseguire i propri obiettivi, a gestire le paure, a fare gruppo con gli altri. Perché “quando sembra impossibile una cosa, allora si può fare”.
Storie di donne, come quelle del Brescia Calcio, un’avventura nata nel 1985 su iniziativa di Giuseppe Cesari (è ancora il presidente!) che trentadue anni fa fondò il team FCF Capriolo di calcio 7, antesignano dell’attuale Brescia, capace di vincere due scudetti, quattro coppe Italia e tre Supercoppe. E’ una raccolta di sogni realizzati, di sacrifici e grandi vittorie, raccontati in prima persona dal presidente, naturalmente, e dalle tante protagoniste, da Cernoia a Bonansea, da Girelli a Bartolini, attuale Ct della nazionale femminile. Una squadra nata per gioco e che dopo aver vinto tutto in Italia ha ancora un obiettivo da centrare, la Champions League. Non sono ancora donne, infine, ma lo diventeranno le piccole Fate della Ginnastica Artistica, le giovani promesse - tutte fra i 13 e i 15 anni - che sognano di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi del 2020. Sorrisi, caviglie fasciate, il senso del gruppo e dell’amicizia, nel segno di una determinazione fortissima per atlete così giovani. Chissà quante di loro riusciranno davvero a concretizzare le proprie aspirazioni sportive, sicuramente non potranno dimenticare questi anni emozionanti, vissuti sul confine tra il gioco e lo sport.
SE SEMBRA IMPOSSIBILE ALLORA SI PUO’ FARE, realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure; di Bebe Vio, Rizzoli Editore, 265 pagine, 15 euro.
IL MIO BRESCIA, 32 anni di successi e di emozioni sportive; a cura di Artemio Scardicchio, Lampidistampa, 183 pagine, 14 euro.
FATE, un gruppo di ginnaste con un grande sogno: le Olimpiadi di Tokio; testi di Silvia Ferraris, Fabbri Editori, 162 pagine, 16 euro.


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