Il nuovo Zanetti e due allenatori della Provincia

Dal campo alla scrivania, la seconda vita di Zanetti; e poi la passione e gli insegnamenti di due allenatori della Provincia italiana: Puccica e Caramanno
Il nuovo Zanetti e due allenatori della Provincia
Massimo Grilli
4 min

«Questo libro è soltanto il racconto schietto e sincero di quello che mi è successo o, meglio, di quello che sono riuscito a capire di me stesso una volta che i riflettori di San Siro si sono spenti per l’ultima volta sulle mie galoppate fino alla linea di fondo». Javier Zanetti - è lui l’autore di queste parole - sembra aver affrontato con disinvoltura e successo il delicato passaggio da giocatore di straordinario valore a dirigente, nella squadra, l’Inter, dove l’argentino ha costruito gran parte della sua carriera e dove adesso ricopre la carica di vice-presidente. Di questa sua seconda vita parla questo libro interessante e sincero, ideale prosecuzione di “Giocare da uomo”, scritto con Gianni Riotta. Dagli obiettivi da raggiungere al rispetto degli attrezzi del mestiere (gli scarpini, per esempio), dalla capacità di farsi riconoscere come leader alla costanza nel “non saltare mai un allenamento”, undici tappe di un percorso dove si parla di calcio, di business e, soprattutto, di vita.
VINCERE, MA NON SOLO; crescere nella vita e raggiungere i propri obiettivi, di Javier Zanetti; Mondadori Editore, 131 pagine, 18 euro.

Due allenatori della Provincia, due tecnici che hanno fatto tanta gavetta e che forse non sono molto conosciuti dal grande pubblico. Hanno scritto due libri ispirati e intelligenti.
Lillo Puccica, 57 anni, nato a Capranica, nel viterbese (e proprio all'associazione intitolata a un amico di Capranica vittima della Sla, Luca Pulino, andrà il ricavato delle vendite) ci racconta la passione che lo ha spinto a intraprendere e a continuare anno dopo anno con il medesimo entusiasmo la carriera di allenatore. Non ha raggiunto le vette della serie A e della B ma dovunque ha lavorato ha lasciato risultati importanti, giocatori cresciuti e spediti verso le categorie superiori (dal torinista Moretti a Biagianti, Ferreira Pinto, Bonanni, Cazzola…) e il ricordo di un allenatore a caccia sempre del bel gioco, con il 3-4-3 (una folgorazione nata dopo aver visto in azione l’Ajax di Van Gaal) come mantra offensivo. Lodigiani, Viterbese, Fermana, Lanciano, Cisco, Pro Vasto, Olbia, Lumezzane, questa è solo una parte di un lungo giro d’Italia - che appare lontano dall’essere concluso, e il titolo del libro parla non a caso delle “prime” seicento panchine - di un uomo che si racconta con sincerità, in un percorso calcistico che si è appena arricchito di un’ulteriore tappa, alla guida dei sardi del Castiadas in serie D.
A 78 anni, Giuseppe Caramanno è ancora una figura di spicco del calcio in particolare siciliano (è di Piana degli Albanesi, di cui è stato anche assessore allo sport). Specialista in promozioni (wikipedia ne conta ben nove) ha lasciato il segno soprattutto a Palermo (portato dalla C2 alla C1 pochi mesi dopo il fallimento della società), a Foggia (gli appartiene la promozione in serie B del 1989) e a Caserta, dove stabilì in C1 il record di dieci vittorie di fila mai più superato. Ritiratosi da tempo, ha ora dato alle stampe questo gustoso libretto dove spiega, con una prosa a volte barocca ma sempre efficace, le radici del suo calcio sempre votato all’attacco, un singolare laboratorio di idee per far uscire il nostro calcio di vertice dalla crisi evidenziata dal mancato accesso all’ultimo Mondiale. Dalla ricerca della superiorità numerica alla scelta del 4-3-2-1 come modulo più efficace, una serie di capitoli dai titoli straordinari (operazione Mitridate, sblindamento della difesa avversaria, lasciarsi occupare per invadere, la falange macedone per difendersi meglio…), che illustrano, con l'ausilio di preziosi schemi, le sue opinioni per vincere, giocando bene. Grazie ad una squadra che sia «come un fiume in piena il cui tourbillon d’onde darà la stura a bolgia tumultuosa, come tsunami che si abbatta sul quieto verde»…
LE MIE PRIME 600 PANCHINE, di Lillo Puccica; La Caravella Editore, 139 pagine, 12 euro.
IL CALCIO CHE VERRA’, idee per uscire dalla crisi; di Giuseppe Caramanno, prefazione di Gaetano Sconzo, 111 pagine, 12 euro.


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