Due campioni che hanno caratterizzato il calcio internazionale degli Anni Novanta (hanno anche giocato insieme, un paio di stagioni con la maglia dell’Inter) uniti anche dai tanti, troppi infortuni che hanno condizionato almeno in parte le loro carriere. Chissà cosa avrebbe fatto e vinto in più Ronaldo Luis Nazario da Silva, per tutti Ronaldo il “Fenomeno”, senza i tanti ko con cui ha dovuto convivere. E’ da questo “What if”, da questa domanda destinata a restare senza risposta, che parte Gianluca Cedolin nel ricostruire la carriera di uno tra i più forti attaccanti della storia del calcio, sicuramente il migliore della sua generazione. La velocità con la palla tra i piedi e la sua insaziabile voglia di gol lo hanno reso un vorace predatore del gol, capace di trascinare il Brasile all’ultimo Mondiale vinto nella sua storia (nel 2002) e di conquistare due palloni d’oro. Segnando anche parte recente della storia calcistica del nostro Paese, con quell’intervento di Mark Iuliano sul brasiliano e le successive polemiche - parliamo naturalmente del celebre Juventus-Inter 1-0 del 1998 - che restano tra i punti più alti (o più bassi, naturalmente) della storica rivalità tra le due società. Come molto spesso succede tra fenomeni del sport, alle imprese da superuomo del brasiliano hanno fatto da contraltare le vicende di un uomo comunque fragile, tormentato da chissà quali fantasmi. Ecco quindi trasferimenti discussi (ha giocato con Barcellona e Real Madrid, con Inter e Milan), matrimoni falliti, figli sparsi per il mondo e riconosciuti in ritardo. Restando però sempre tra i più amati, in ogni squadra dove ha giocato, grazie al sorriso che ha accompagnato tutta la sua carriera. Prodezze e infortuni hanno affollato anche la carriera di Roberto Baggio, tra i talenti più puri mai visti all’opera nel nostro calcio. Il libro di Piri parte proprio da un ginocchio fin troppo malandato, che Roby mostra a un cameraman della televisione (“Vieni a vedere come sto giocando”, gli dice) prima di scendere in campo per il suo ultimo match in serie A, un Milan-Brescia del 16 maggio 2004. Ripartendo poi dalla vicentina Caldogno, dove Baggio è nato 53 anni fa, l’autore ha ricordato naturalmente le prodezze di una carriera sfavillante (da Italia ’90 al Mondiale sfiorato quattro anni dopo, dal gol straordinario al Milan in maglia viola al Pallone d’Oro vinto nel 1993) ma soprattutto ha cercato di farsi largo tra i meandri di una personalità complessa, quella di un calciatore che ha vinto con le maglie di Juventus e Milan ma che è stato amato soprattutto a Firenze e Bologna, che ha avuto rapporti difficili con tanti allenatori (Sacchi e Lippi in particolare modo) ma anche di un uomo dalle innegabili contraddizioni (un buddista che ama la caccia…), che ha dato sempre l’impressione di essere raccontato in una maniera parziale, incompleta. “Perché è da quando è poco più di un bambino - chiude così Piri - che tutto quello che fa e tutto quello che dice diventa il simbolo di qualcos’altro, in quel rapporto di simbiosi tra il pubblico e le persone incredibilmente famose che nutre entrambi le parti ma allo stesso tempo le svuota”.
RONALDO, Luis Nazario da Silva, il Fenomeno; di Gianluca Cedolin, Giulio Perrone Editore, 119 pagine, 15 euro.
ROBERTO BAGGIO, avevo solo un pensiero; di Stefano Piri, 66THA2ND edizioni, 205 pagine, 17 euro.
I migliori marcatori della storia, le sconfitte più umilianti, i film sul basket. Ma anche la classifica dei giocatori più brutti, gli errori più clamorosi nelle partite più importanti, i campioni che non sono mai diventati MVP o che non hanno mai vinto un campionato, le migliori pubblicità legate al basket americano, i 12 incontri internazionali che sono passati alla storia, la lista dei coach e dei giocatori “che non potevano davvero soffrirsi”, la classifica dei piedi più grandi… Chi segue il basket della NBA non può davvero ignorare questo librone, folle e divertente come pochi. Proprio come fosse uno dei trashtalks (letteralmente parlare sporco, per intendere quelle brevi conversazioni tra giocatore e giocatore, ricche di oscenità, insulti e commenti sarcastici) qui si racconta - in modo sapientemente scorretto - tutto quello che non sappiamo di questo mondo estremo che è il basket a stelle e strisce: dalle battute di Larry Bird ai segreti del Dream Team, dai migliori incontri al Madison Square Garden alla lista dei giocatori - e sono tanti - che sono usciti con una delle sorelle Kardashian, da quelli che avrebbero potuto eccellere anche in altri sport a quelli che sarebbe stato meglio si fossero dedicati ad altri sport. Tante classifiche, “serie” o strambe, a rappresentare uno sport che è davvero “bigger than life”, anche negli eccessi dei suoi protagonisti.
TRASHTALK, provocazioni, follie, record e curiosità del basket americano; edizione italiana a cura di Marco Terrenato, prefazione di Rudy Gobert; Gremese Editore, 270 pagine, 19,90 euro.