Il Milan da Ibra a Ibra, e poi le vite spericolate di Fognini e Pozzecco

Da Ibra a Ibra, cronaca milanista di otto anni di delusioni; e poi Fognini e Pozzecco si raccontano: grandi vittorie, le donne della loro vita, gli immancabili eccessi
Il Milan da Ibra a Ibra, e poi le vite spericolate di Fognini e Pozzecco
Massimo Grilli
6 min

Da Ibrahimovic a Ibrahimovic, dall’addio dello svedese alla fine della stagione 2011/12 al suo ritorno pochi mesi fa, decisivo per dare vita ad un Rinascimento Rossonero, confermato dal primo posto attuale e dalla lunga striscia vincente. Otto anni di Milan senza il campione svedese, un’Odissea nello strazio, come la definisce l’autore. Sicuramente un periodo di cambiamenti epocali, con l’addio di Berlusconi, la parentesi dell’ambigua proprietà cinese fino all’arrivo del fondo americano Elliott, che ha restituito alla società basi piuttosto solide. E poi acquisti più o meno azzeccati (soprattutto meno) e risultati piuttosto deludenti per una squadra come il Milan (malgrado la vittoria in Coppa Italia e in Supercoppa) partendo dall’ottavo posto ottenuto nel 2014, con conseguente mancata qualificazione, dopo 15 anni consecutivi, alle coppe europee. Di tutto questo parla questo libro dedicato esclusivamente o quasi ai tifosi di fede milanista, che passa in rassegna i fatti principali degli ultimi otto anni, quasi presagendo che il ritorno di Zlatan potesse davvero schiudere al Milan quegli orizzonti regolarmente negati nelle ultime tribolatissime stagioni. L’autore, che si cela dietro uno pseudonimo, è un tifoso “vero”, con tanto di titolo nobiliare acquisito nella mitica Curva Sud e da anni racconta la sua personalissima visione delle cose milaniste - tanto politicamente scorretta quanto ironica - al sito ComunqueMilan, mescolando con abilità Kubrick e Antonini, Bukowski e Kakà. Tra l’idea di un referendum per cacciare i “Gobbi” dal Sistema Solare (inutile ricordare a quale squadra faccia riferimento) e l’omaggio a Totti, rivale sempre ma sempre da ammirare, tra una fidanzata e l’altra (tutte bellissime) ai derby, croce e delizia di ogni tifoso, tra una sosta al Baretto alle trasferte di cui ora sente tanta nostalgia, il Conte Fiele ripropone qui le sue cronache mai banali. Da non consigliare ai tifosi interisti o juventini.
I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA, 2012-2020 da Ibra a Ibra; ComunqueMilan e il Conte Fiele, edizioni Interno4, 247 pagine, 14 euro.

Due personaggi, due campioni dello sport (parliamo di tennis e di basket) che spesso sono finiti in copertina per i loro comportamenti più che per le loro prodezze in campo. Si raccontano in due autobiografie Fabio Fognini - protagonista di un 2019 straordinario, con la vittoria a Montecarlo e l’ingresso nella Top Ten - e Gianmarco Pozzecco, che dopo una invidiabile carriera da giocatore sta cominciando a raccogliere i primi allori anche in panchina. Due vite spesso al limite, con qualche caduta di stile di cui loro sono i primi a rendersi conto e a chiedere ammenda, due vite da protagonisti sempre e comunque. Non ci sono grandi segreti rivelati nel libro di Fognini, ma il racconto sincero di un ragazzo ligure che amava la racchetta e il calcio (lui e suo padre sono tifosissimi dell’Inter) e che poi ha scelto di sfruttare il suo talento particolare per il tennis. C’è tutta l’evoluzione di un campione, dai primi torneini alla decisione di “provare” la carriera di giocatore professionista - con tanto di riunione familiare per calcolare i costi sicuri e i benefici possibili - dal debutto nel circuito dei “grandi” ai nove tornei vinti. E poi il rapporto con i tre supermen del tennis moderno, le vittorie su Nadal, le partite in Coppa Davis, la vita e le amicizie sul circuito, le litigate più famose con gli arbitri di sedia (da qui la collezione di “Warning” che è diventato addirittura il titolo del libro) la stampa cattiva, l’importanza capitale della famiglia. Ne esce il ritratto di uno spirito inquieto, di un uomo generoso ma dalle reazioni troppe volte eccessive, un po’ Dottor Jekyll e Mister Hyde, come lui stesso si definisce. Sullo sfondo, giganteggia la figura di Flavia Pennetta, anche lei campionessa (vincitrice degli Us Open 2015, e ritiratasi subito dopo) splendida moglie (dal 2016) e dispensatrice di rimproveri e di consigli. Capace, soprattutto, con un abbraccio di rendere Fabio - scrive lui - per la prima volta un uomo “completo”. E non ci sembra poco.
Più scoppiettante il libro di Pozzecco, un turbinoso saliscendi tra mille episodi di un personaggio davvero clamoroso, come recita il titolo, dalla personalità straripante. E’ la storia di un altro ragazzo di provincia, qui siamo a Trieste, e del suo amore infinito per il basket, amore ricambiato dall’affetto che ogni appassionato di questo sport è pronto a tributargli. Difficile stare dietro al ritmo del racconto dell’attuale allenatore di Sassari, davvero “immancabile”, come si autodefinisce, tra bellissime fidanzate (magari con qualche particolare regalato di troppo) e canestri decisivi, i libri di Recalcati (il filosofo, non il coach) e il buen retiro di Formentera. La prima squadra - l’Inter 1904, dove Gianmarco ha trascorso l’intera trafila delle giovanili - il rapporto tutto particolare con Varese (e lo scudetto del 1999), l’amore per la maglia azzurra, arricchito dalla splendida medaglia d’argento delle Olimpiadi del 2004, l’avventura mai tentata nel pianeta NBA, la nuova vita da allenatore. E poi gli eccessi (“è vero, non c’è stata una domenica sera in cui non abbia fatto l’alba con un drink in mano, ma gli altri giorni della settimana dov’ero, quando voi uscivate a sbronzarvi il venerdì o il sabato sera? Ve lo dico io: a casa!”, è la sua ruvida filosofia), gli scherzi con gli altri compagni, i rapporti non sempre facili con gli allenatori, e quella volta, durante un allenamento con grandi campioni organizzato dalla Nike, che rubò la palla un certo Michael Jordan… “La mia passione per il basket è ciò che ha mosso tutto, da sempre, ed è anche la cosa che superficialmente la gente ignora di me. Io mi sono divertito in quel rettangolo, e quello che facevo lì dentro mi ha concesso una vita a dir poco clamorosa”. Una vota letto il libro, non possiamo che confermarlo.
WARNING, la mia vita tra le righe; di Fabio Fognini, Piemme Edizioni, 228 pagine, 17,50 euro.
CLAMOROSO, la mia vita da immarcabile, di Gianmarco Pozzecco con Filippo Venturi; Mondadori Editore, 271 pagine, 18 euro.


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