Il romanzo di Elkjaer e del suo Verona, e tutto sui Mondiali di sci di Cortina

Sgroppate, gol a piedi scalzi e sigarette: la storia di Elkjaer e del suo Verona. E poi la guida ai Mondiali di sci, ospitati da Cortina d'Ampezzo
Il romanzo di Elkjaer e del suo Verona, e tutto sui Mondiali di sci di Cortina
di Massimo Grilli
4 min

A pensarci adesso, sembra quasi impossibile. Eppure c’è stato, neanche tanto tempo fa, un calcio italiano nel quale anche le squadre provinciali potevano aspirare a vincere lo scudetto. L’ultima è stata la Sampdoria nel 1991, e dopo quell’impresa lo scudetto non si è più allontanato da metropoli come Milano, Torino, Roma (e la Capitale solo nel biennio 2000-2001). Con tutto il rispetto però per i blucerchiati di Vialli e Mancini, l’ultima vera favola del nostro pallone è legata allo scudetto del Verona, nell’anno di grazia 1985. Di questo (anche) ci racconta il bravo Matteo Fontana, in questo suo omaggio a Preben Elkjaer, protagonista nel periodo d’oro gialloblù - Matteo era un bambino, nato però a cento metri dallo stadio Bentegodi - e tra i più grandi calciatori europei di quegli anni (proprio nel 1985 si classificò secondo nella classifica del Pallone d’Oro, dietro a un certo Michel Platini). Arrivato a Verona nel 1984 su felice intuizione di Emiliano Mascetti, diesse gialloblù, confermò subito che dietro il soprannome di Cavallo Pazzo, dietro il fumo delle sue sigarette, c’era un attaccante veloce e potente, dalla classe cristallina. Con lui il Verona di Bagnoli fece il definitivo salto di qualità e vinse lo scudetto dominando davanti a Torino e Inter. Elkjaer realizzò, tra le altre, la rete del pareggio con l’Atalanta che il 12 maggio valse la matematica certezza del Tricolore ma resta leggendario un suo gol senza lo scarpino segnato alla Juventus, cosa che gli valse il nomignolo di Cenerentolo. Fontana parla di questo e di molto altro, dalle sue prodezze con la Danimarca (nel Mondiale del 1986 in Messico segnò 4 gol in quattro partite) agli altri protagonisti di quel Verona forse irripetibile (Galderisi, Garella, Briegel, Di Gennaro…), dal figlio nato in Italia all’affetto che ha sempre legato l’attaccante ai suoi tifosi. Una storia di amore e di passione, sintetizzato dall’urlo della Sud: “Elkjaer sindaco!”.
ELKJAER SINDACO! di Matteo Fontana; Eclettica Edizioni, 202 pagine, 18 euro.

Per chi da ragazzo, tra gli Anni Sessanta e Settanta, trascorreva due settimane indimenticabili ad agosto tra le valli dell’Ampezzano, è una vera emozione pensare ai Mondiali di sci che scattarno a Cortina. Un appuntamento importante, malgrado gli effetti deleteri della pandemia, al quale la Perla delle Dolomiti si presenta pronta ad offrire il meglio di sé, come può confermare anche questo bel libro. E’ una sorta di guida per orizzontarsi al meglio in tutte le competizioni previste nelle due settimane di gare: il calendario degli eventi con le notizie principali, i ritratti dei grandi campioni di casa nostra (e piange il cuore a leggere le parole ricche di attesa e trepidazione dell’intervista a Sofia Goggia, “quando la mattina presto prendo la seggiovia e in quel momento una luce arancione illumina le Tofane e ti resta dentro, questo è per me Cortina”), e poi il Parco delle Dolomiti con le sue bellezze naturali, la storia della valle di Ampezzo e il tributo di sangue offerto dai nostri soldati durante la Grande Guerra, i personaggi - da Buzzati a Piero Manzoni - che hanno legato il proprio nome a questo posto. Il tutto intervallato da interventi di “amici di Cortina”, giornalisti, scrittori, addetti ai lavori, ciascuno con il suo contributo di affetto e testimonianza verso questi luoghi spettacolari. Lanciando un ponte ideale che dal Mondiale conduca, nel 2026, alle Olimpiadi di Cortina e Milano, settant’anni dopo la prima esperienza olimpica. Nel segno dell’eredità storica di Cortina: memoria, passione, coraggio e fiducia.
CORTINA 2021, Regina dello sport. Il libro dei Mondiali di sci alpino a Cortina; autori vari, Morellini Editore, 162 pagine, 28,50 euro.


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