L'antialmanacco del calcio e la biografia di Valentino Rossi

Delitti, partite, amori, vittorie e tracolli: 365 frammenti, uno al giorno, per un almanacco (molto) diverso dai soliti. E poi da Tavullia al tetto del mondo, l'epica di Valentino Rossi, un quarto di secolo di trionfi (tanti) e cadute (poche)
L'antialmanacco del calcio e la biografia di Valentino Rossi
Massimo Grili
4 min

Il primo gennaio del 1959 Gunnar Gren - quello del Gre-No-Li - riceve la proposta di allenare il Talmone Torino. E’ interessato, ma chiede “assicurazioni per non essere, in un secondo tempo, dimesso dall’incarico senza una ragione sufficientemente valida”, come succedeva - e succede - in Italia. Il 31 dicembre, ma del 2006, Rino Foschi, direttore sportivo del Palermo, terzo in classifica in serie A, riceve un pacco con tanto di fiocco natalizio ma con dentro una testa di capretto. Sono solo due esempi, ma forse rendono l’idea di questo anti-almanacco di notizie che Carlo Martinelli, giornalista e scrittore trentino, ha selezionato dal suo sterminato archivio, tutto assolutamente fatto di carta stampata. Un sorprendente gioiello, nato originariamente come rubrica del blog “Portiere volante”, una originalissima raccolta di 365 episodi - uno al giorno - del calcio del passato ma non solo, di fatti minori e stravaganti, di frammenti curiosi. Così entriamo in contatto con Marilyn Monroe, che il 12 maggio del ’57 dà il calcio d’inizio - nell’impianto di Ebbets Fields, a Brooklyn - di una partita di soccer, tra gli israeliani dell’Hapoel e una rappresentativa dei migliori giocatori dell’American Soccer League, oppure il “gentile episodio” datato 14 gennaio 1956, con il grande Schiaffino che “venuto a conoscenza che un suo ammiratore, il garzone Roberto Tocchio, si disperava perché un ladro lo aveva derubato della bicicletta, gliene ha regalata una nuova fiammante”. O ancora le surreali risposte di Ferenc Puskas in una intervista del 10 marzo 1958 (“qual è stato il più bel passaggio della sua carriera?", "Quello attraverso la frontiera austro-ungarica”, il monumento eretto in Irlanda del Nord all’inventore del calcio di rigore (notizia del 10 aprile 2007), il cane della fidanzata di Angelillo, di nome Inter (13 gennaio 1958), la partita giocata al Polo Sud (15 gennaio 1911), o il dibattito, moderato da Enzo Tortora, su una eventuale fusione tra Genoa e Sampdoria (5 aprile 1967). Un caleidoscopio di fatterelli, di amori e amorazzi, di vendette e autogol, da centellinare per non perdere il divertimento.
ANTIALMANACCO DEL CALCIO, delitti, partite, amori e pettegolezzi; di Carlo Martinelli, 180 pagine, 18,50 euro


Sono i giorni di Valentino Rossi. L’ultima gara nella sua Misano - con il meritato bagno di folla, di giallo vestita - poi la chiusura della sua carriera agonistica, almeno a livello di due ruote - di metà novembre, a Valencia. Arriva quindi al momento giusto questa bella e documentata biografia di Stuart Barker, scrittore e giornalista di MotorcycleNews, autore di un libro su Barry Sheene, altra icona della moto mondiale, che per questo libro ha curato la prefazione. «Valentino Rossi ha trasceso la Moto GP per diventare un simbolo di coraggio, rischio e audacia - ha detto Barker in una recente intervista - ha corso un quarto di secolo ai massimi livelli nello sport più pericoloso del mondo, con una popolarità fenomenale. Cosa ho scoperto su di lui in questi anni? Che la ricchezza e la fama non l’hanno cambiato. Continuare a vivere a Tavullia gli ha dato un senso di appartenenza che non avrebbe avuto se fosse rimasto a vivere a Montecarlo o a Beverly Hills». E proprio da quella cittadina al confine tra la Romagna e le Marche parte questo viaggio nel pilota e nell’uomo Rossi, con le campane di Don Cesare che festeggiano l’ultimo trionfo, sulla pista olandese di Assen nel 2017. Dai go-kart alle mini-moto, dall’esordio in 125 a Misano nel 1996 al primo titolo mondiale, l’anno dopo con l’Aprilia. E poi le vittorie in 250, lo sbarco nella 500 poi diventata Moto GP, fino all’ultimo trionfo Mondiale, datato 2009. Un tourbillon di vittorie, di staccate azzardate, di duelli con gli altri grandi rivali, da Max Biaggi a Marc Marquez, di scherzi diventati storici e di amici che non ci sono più, con il contorno di migliaia di appassionati con il numero 46 sul cappellino. Tutta la storia sportiva di Valentino, corsa dopo corsa, con l’ausilio di numerosi interventi di personaggi che hanno fatto parte della sua vita, anche se lo stesso Barker ha ammesso di aver dovuto incassare numerosi rifiuti («la maggior parte delle persone nel paddock ha paura di parlare di Rossi senza il suo esplicito consenso», ha detto). Un ritratto completo di un campione infinito.
VALENTINO ROSSI; di Stuart Barker, Giunti Editore, 354 pagine, 19 euro


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