La Lazio dell'era Chinaglia e Larissa Iapichino si racconta

L'effetto Chinaglia sui tifosi (e sulla storia) della Lazio e i voli di Larissa Iapichino, sulla pedana e nella vita
La Lazio dell'era Chinaglia e Larissa Iapichino si racconta
Massimo Grilli
4 min

Gli Anni Settanta sono ricordi in bianco e nero per chi li ha vissuti a Roma da adolescente. Anni difficili, di grandi tensioni politiche, dove il calcio poteva essere una valvola di sfogo ma era anche fonte di violenza, in campo e fuori, in un clima troppo spesso pesantissimo, sfociato infine nella tragedia di Paparelli. Anni duri, di grandissima rivalità tra sostenitori romanisti e laziali, che l’autore - tifoso praticante in quelle stagioni tanto particolari - ricostruisce con competenza e passione. Un libro molto laziale, incentrato sulla figura di Giorgio Chinaglia, bandiera del club biancoceleste negli anni gloriosa della banda Maestrelli, la squadra che, per il gioco spumeggiante mostrato in anni di grigiore tattico, avrebbe meritato di vincere molto di più, rispetto allo storico scudetto conquistato nel 1974. Chinaglia era il giocatore simbolo di una squadra appena riemersa dalla serie B, il bisonte che scardinava le difese e non aveva paura a provocare la Curva Sud (c’ero anch’io, in quel derby, a subire il suo dito puntato), il gigante con la pistola dalla cui ombra il tifoso si poteva sentire rappresentato e difeso, e che occupa un posto di assoluta rilevanza nel Pantheon dei campioni biancocelesti. A dieci anni dalla sua scomparsa, Scattarreggia - da anni trasferitosi a Miami, dove ha partecipato al funerale in Florida del numero 9 - non racconta semplicemente la carriera in campo e fuori di Long John, i suoi gol o la sua contraddittoria esperienza da presidente della Lazio, preferisce a ragione definire i contorni della eterna simbiosi tra il campione e il tifoso. Quattro decenni di vita scanditi dai colori biancocelesti, che hanno contribuito a cambiare definitivamente la spinta emotiva della tifoseria laziale.
IL GRIDO DI BATTAGLIA, come Giorgio Chinaglia ha cambiato la storia per i tifosi della Lazio; di Paolo Scattarreggia, L’Airone Editore, 224 pagine, 18 euro.

«Io sto ferma, stesa, a volte con gli occhi già chiusi o ancora sigillati dal dormiveglia. Parto da un’idea e finisco lontanissimo. Salto da un punto e volo sempre più in là. Non che sia un male, per una lunghista». Segni particolari: primatista mondiale Under 20 nel salto in lungo, con la misura di 6,91, e campionessa europea di categoria. Eppure Larissa Iapichino - è lei l’autrice di questo bel libro, fresco e veloce come i suoi venti anni - si sforza giustamente di condurre una vita normale, e qui racconta una stagione della sua vita, che a noi boomer può sembrare fin troppo frenetica, fino all’infortunio che l’ha privata della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Figlia, sorella, amica, studentessa, donna in cerca dell’anima gemella, e naturalmente campionessa annunciata, visto il DNA familiare: Larissa è tutto questo, e fin dalle prime pagine, da una sveglia mattiniera molto sofferta, come capita a ogni adolescente che si rispetti, è un rincorrersi di messaggi, interrogazioni, discussioni con i genitori - due ex campioni come Gianni Iapichino e Fiona May - passeggiate per Firenze, e poi allenamenti, tanti allenamenti. «Credo fermamente - ha detto Larissa parlando del suo libro - che dove sembrano esserci sfide impossibili, quel che conta è individuare sempre il modo di saltare oltre. E’ questo il significato della mia storia perché tutto è impossibile finché non lo si fa, spero che a tutti i lettori venga tanta voglia di “correre in aria” per andare a prendersi i propri sogni». Un bel romanzo autobiografico, nato nei giorni difficili dell’infortunio e delle sedute di fisioterapia, sul solco delle parole che Ovidio ci lasciò oltre duemila anni fa: “Perfer et obdura, dolor hic tibi proderit olim”. Per chi non ha studiato al Classico, “Sopporta e resisti, un giorno questo dolore ti sarà utile”.
CORRERE IN ARIA, lo sport è voglia di sfida più che di vittoria; di Larissa Iapichino, Mondadori Editore, 130 pagine, 17,50 euro.

 


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