Chouinard, una straordinaria arrampicata 

Chouinard, una straordinaria arrampicata 

Nel libro di Gelles "Visionario ribelle", la storia di Yvon, imprenditore benefico, dalle pareti rocciose alla fondazione di patagonia
Valeria Ancione
3 min

Servirebbe l’arte di un regista visionario e appassionato della montagna come Werner Herzog per narrare attraverso le immagini la straordinaria avventura che è stata vita di Yvon Chouinard. Anzi, le tante vite di questo ottantaseienne americano del Maine, protagonista del bel libro di David Gelles, "Visionario ribelle".

Pioniere rivoluzionario dell’arrampicata, Chouinard è stato anche addestratore di rapaci, scalatore, kayakista, surfista, cacciatore di tigri, pescatore di alto livello e infine illuminato (e filantropo) imprenditore, fondatore di due aziende: la Chouinard Equipment, specializzata in materiale da arrampicata (ora diventata Black Diamond dopo il cambio di proprietà), e Patagonia, celebre marchio di abbigliamento con oltre un miliardo di dollari di fatturato annuale. Tanta frenesia vitale - ricorda l’autore nella prefazione - malgrado le umili origini e il prematuro abbandono degli studi, «lo ha condotto ai confini più remoti del pianeta e dell’imprenditoria, consegnandolo al successo e alla leggenda», fino alla clamorosa sorpresa finale, datata 2022, quando Chouinard ha «ceduto le redini della compagnia e rinunciato al proprio patrimonio personale, destinando qualunque profitto futuro alla lotta alla crisi ambientale». Per raccogliere materiale necessario alla stesura di questo libro, Gelles ha vissuto due anni al seguito di Chouinard, inseguendolo dal Wyoming al Perù, dall’Argentina al Cile, e poi registrando decine di interviste, studiando gli archivi delle società e gli album di famiglia, provando su di sé mute da surf e tute da sci, senza negarsi una spedizione sul monte Fitz Roy (nelle Ande argentine), quello che ha ispirato il logo di Patagonia, azienda fondata nel 1973. Il risultato finale è il romanzo appassionante di una vita probabilmente irripetibile e totalmente fuori dagli schemi, di un “dirtbagger” - come venivano chiamati più o meno affettuosamente gli alpinisti più poveri, abituati a vivere e a scalare con poco - diventato nel tempo uno degli scalatori più temerari, capace di reinventare l’attrezzatura necessaria all’arrampicata, diventando un imprenditore di grande successo ma sempre con un occhio rivolto ai bisogni e ai problemi del pianeta che abitiamo. Tutto questo, scritto senza nascondere le contraddizioni e le scelte a volte discutibili di una azienda che lavora a fini di lucro. Resta l’immagine fortissima di un uomo «giunto al crepuscolo dei suoi anni senza cambiare una virgola. L’unica cosa che chiede è starsene da solo fra le acque di un fiume, con canna e lenza, immerso nell’abbacinante fascino della natura».

VISIONARIO RIBELLE, Yvon Chouinard e la storia di patagonia; di David Gelles, edizioni Limina, 288 pagine, 19,90 euro.


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