Pulizia intestinale: il primo passo per ritrovare energia e leggerezza

I consigli di Monica Agnesi, naturopata specializzata in benessere intestinale
Pulizia intestinale: il primo passo per ritrovare energia e leggerezza
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Il benessere dell’intestino è oggi al centro dell’attenzione scientifica e olistica: chiamato anche il “secondo cervello”, questo organo gioca un ruolo fondamentale non solo nella digestione, ma anche nell’equilibrio del sistema immunitario, dell’umore e dell’energia quotidiana. Ma cosa significa davvero “prendersi cura del proprio intestino”? Quali sono i segnali che ci indicano che qualcosa non va? E soprattutto: da dove cominciare per riportare equilibrio e vitalità a questo organo così delicato?
Ne parliamo con Monica Agnesi, naturopata specializzata in benessere intestinale e fondatrice di IamNatural.it

Perché oggi si parla così tanto di intestino e di “secondo cervello”?
Negli ultimi anni la scienza ha confermato che l’intestino è molto più di un organo digestivo. È una vera e propria centrale di benessere, coinvolto inoltre in un dialogo costante con il cervello, collaborando all’equilibrio psicofisico del corpo. Ad oggi l’intestino è infatti chiamato anche “secondo cervello”, poiché contiene milioni di neuroni e svolge un ruolo centrale per la produzione di neurotrasmettitori fondamentali, come la serotonina, che regola l’umore.
Il gastroenterologo e neuroscienziato Emeran Mayer, uno dei massimi esperti mondiali sull’asse intestino-cervello, afferma infatti: “Intestino e cervello comunicano costantemente in entrambe le direzioni, e lo stato del tuo microbiota intestinale gioca un ruolo cruciale nel modo in cui il cervello funziona e si sente”.
Si capisce bene quindi quanto sia cruciale prendersi cura del proprio intestino. Una situazione di squilibrio, infatti, impatta non solo sulla digestione, ma anche sulle nostre emozioni, sul livello di energia e il sistema immunitario.

Quali sono i segnali più comuni di un intestino in difficoltà?
Tralasciando situazioni con disturbi rilevanti che richiedono l’attenzione di un medico, un intestino in disequilibrio può portare a una serie di fastidi che tendiamo ad ignorare e che accettiamo nella nostra quotidianità come inevitabili, ma che in realtà potremmo risolvere con pochi semplici gesti di cura. Si va da disturbi digestivi classici come gonfiore, stitichezza o diarrea, a segnali più “silenziosi” come stanchezza cronica, irritabilità, difficoltà di concentrazione, problemi della pelle, dolori articolari e ricorrenti infezioni. Il corpo ci parla continuamente: imparare ad ascoltarlo è il primo passo per prenderci davvero cura di noi.

In che modo lo stile di vita e l’alimentazione moderna impattano negativamente sulla salute intestinale?
Oggi viviamo correndo tra i vari impegni della giornata, e con sempre meno tempo disponibile, preparare pasti sani, equilibrati e salutari è diventata un’attività “sacrificabile”. Facciamo un aperitivo al volo, chiamiamo il servizio di consegna a domicilio, scaldiamo un piatto già pronto comprato al supermercato. Ci alimentiamo sì, ma non ci nutriamo. A questo aggiungiamo lo stress cronico, l’utilizzo eccessivo di farmaci e il poco movimento... insomma un mix che davvero mette a dura prova il nostro corpo e compromette l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Ci puoi spiegare cos’è un “protocollo di pulizia intestinale”?
Dobbiamo immaginare che all’interno del nostro intestino vivono diverse colonie di batteri, alcune buone che lavorano a nostro favore, altre cattive, che danneggiano l’equilibrio e fanno “la guerra” alle altre colonie. Il protocollo Bromatech di pulizia intestinale aiuta a riportare equilibrio all’interno dell’intestino, combatte i batteri patogeni e “manda i rinforzi ai batteri buoni”, ossia reintegra i ceppi di batteri benefici. Non si tratta solo di “andare di corpo”, ma di creare un ambiente favorevole alla rigenerazione della flora batterica buona, un “reset” dell’intestino per riportarlo alla sua naturale vitalità.

Come si struttura il protocollo di depurazione intestinale? Ci sono fasi da seguire?
Sì, il protocollo si sviluppa in tre fasi:
1. Fase 1 di Pulizia, tramite Enterelle, un probiotico non batterico a base di Saccharomyces boulardii, lo spazzino dell’intestino
2. Fase 2 di Reintegrazione, con Bifiselle e Ramnoselle, per reintegrare ceppi di batteri benefici
3. Fase 3 di Mantenimento, con il Serobioma che aiuta a stabilizzare i risultati e a mantenere il benessere intestinale nel tempo

Quanto dura, in media, un percorso di pulizia intestinale e ogni quanto va ripetuto?
Il protocollo nella fase 1 e 2 dura circa 1 mese e mezzo, la fase di mantenimento va da 15 giorni fino a tre mesi. In generale, consiglio di fare un ciclo completo almeno due volte l’anno, idealmente nei cambi di stagione, quando l’organismo è più predisposto al rinnovamento.

Dopo la fase di pulizia, cosa consigli per mantenere un intestino in salute a lungo termine?
Come dico sempre nelle mie consulenze, l’integrazione è uno strumento per aiutare il corpo a ritrovare un equilibrio, ma è fondamentale lavorare anche sullo stile di vita. Un’alimentazione varia, ricca di fibre, vegetali e alimenti fermentati, uno stile di vita attivo e la gestione dello stress sono fondamentali. È utile anche continuare con un’integrazione leggera di probiotici, magari a rotazione, e ascoltare il proprio corpo, intervenendo ai primi segnali di squilibrio.

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