MotoGp Yamaha, Lorenzo: «Pronto a dare il massimo»

Il maiorchino fa il punto sulla stagione dopo il tredicesimo posto di Assen
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ROMA - Jorge Lorenzo fa il punto sulla sua stagione in MotoGp dopo il tredicesimo posto ottenuto nel Gran Premio di Assen. A frenarlo fino a ora, sostiene il maiorchino, è stato un insieme di diversi fattori. «Quest'anno il mio vero potenziale non si è ancora manifestato - spiega a motogp.com - Al Mugello e in Argentina sono salito sul podio, ma anche a Montmelò sono stato veloce per tutto il weekend. Ma c'e' qualcosa che non gira per il verso giusto con la mia moto, forse per il mio stile di guida». Il maiorchino fa dunque fatica a trovare il giusto rapporto con la sua moto: «il mio feeling - aggiunge -  è cambiato. Quest'anno un litro in più o in meno di carburante rendono il motore Yamaha un po' più aggressivo appena si sfiora l'acceleratore. Se poi ci metti anche le nuove gomme che sono più dure, e le mie non perfette condizioni fisiche a inizio stagione, capisci subito che si tratta di tre fattori che hanno influito sulle mie prestazioni. Era difficile poter essere competitivi»


ALLA RISCOSSA Nonostante l'ultimo risultato centrato, Lorenzo si sente più forte e in grado di dare il massimo: «Ora sto meglio fisicamente - continua - inoltre dopo Montmelò abbiamo provato una modifica sull'elettronica che ha reso la moto più simile a quella dell'anno scorso e adesso interpreto meglio anche le gomme. Ho quasi risolto i tre punti di cui parlavo prima». Poi anche una considerazione sul suo approccio alle gare: «Quando sei tu a sorpassare, ti diverti, se invece gli altri ti passano, allora ti diverti un po' meno, ma è l'essenza di questo sport. A nessuno piace una gara in cui un pilota va a vincere in solitaria. Vincere così sta bene a un pilota, ma non al pubblico. Anch'io quando sono tra gli spettatori voglio vedere della competizione in uno sport. L'anno scorso in molte gare c'era un bell'agonismo tra me e Marc Marquez. Quest'anno il livello delle battaglie si e' alzato. Penso che il nostro sport non sia mai stato tanto spettacolare come ora».


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