MotoGp Yamaha, Rossi: «Che errore andare alla Ducati»

Già otto podi in stagione per Valentino, che adesso però vuole un primo posto
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MISANO - «Sono felice ma non al 100% perché non ho ancora vinto, mi manca la vittoria!». E' quanto dice Valentino Rossi, alla vigilia del fine settimana di Misano. Il Dottore ha già migliorato il risultato della passata stagione: rispetto ai 6 podi di tutto il 2013, quest'anno ne ha già collezionati 8, ma lo scorso anno riuscì anche a piazzarsi al primo posto in Olanda. «Come prima cosa, il punto che mi ha fatto fare la differenza rispetto all’anno scorso è stata la frenata - spiega a motogp.com - Poi ho lavorato tanto sul mio stile di guida; con un anno d’esperienza in più sulla Yamaha, ho cercato di modificarlo e di adottare uno stile più moderno, che si adattasse maggiormente a queste gomme con le quali bisogna guidare la moto più con il corpo rispetto all’angolo di piega».

SFIDA CON LORENZO - «C’è una grande sfida in atto, che continuerá sino alla fine della stagione, perché io sono davanti in classifica, ma lui mi vuole raggiungere. Più o meno siamo lì» dice ancora Rossi parlando del suo rapporto con Jorge Lorenzo, suo compagno di squadra in Yamaha. «Inoltre dobbiamo cercare di battere le Honda anche in Campionato: Pedrosa non è troppo lontano!» ha aggiunto Valentino.
Rossi guarda anche al suo passato recente. «Nel 2010 è stato un errore andare alla Ducati. Ero arrabbiato con la Yamaha perché dopo avere vinto tanto con loro, hanno deciso di mettermi accanto un compagno di squadra molto forte come Lorenzo. Ero arrabbiato, ma adesso ho capito di aver sbagliato. Anche perché il trattamento in Yamaha è sempre stato paritario».

NESSUN LITIGIO - «Non ho mai litigato con Lorenzo - ha detto ancora Rossi - siamo grandi rivali ma i nostri rapporti sono buoni. C’è una bella atmosfera nel team, anche se naturalmente siamo ‘nemici’. La storia dello scarico ad Assen è stato un errore della Yamaha, perché dovevano darne una a entrambi. Ma si è trattato di una polemica per ’ridere’, niente di toppo serio».


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