MotoGp: Pramac, si punta su Yonny Hernandez

Il capo tecnico Giacomo Guidotti sul pilota colombiano: «Ha margini ampi, ci aspettiamo gare di livello»
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ROMA - «Abbiamo incontrato un pilota molto fresco per l'ambiente MotoGP. E le necessità di un team praticamente ufficiale come il nostro sono decisamente maggiori rispetto a quelle che può avere  una scuderia privata. Lo abbiamo accolto offrendogli tutto il nostro bagaglio di esperienza cercando di metterlo nelle condizioni per poter crescere fin da subito». A meno di tre settimane dalla partenza per i test di Sepang1, Giacomo Guidotti, capo-tecnico del team Pramac Racing di Yonny Hernandez, rivive la stagione del pilota colombiano e lancia uno sguardo al futuro.
 
CRESCITA COSTANTE Sulla stagione 2014 Guidotti racconta: «Giorno dopo giorno Yonny ha mostrato una crescita costante evidenziando quanto ampio sia il suo margine. Il fine settimana di Barcellona, in cui è stato sempre tra i primi, ci siamo resi definitivamente conto del suo talento. Forse è un circuito amico, ma da lui ci aspettiamo che riesca a tenere quel livello in ogni Gran Premio».  Il capo-tecnico affronta poi anche il tema della pioggia: «Questo è un capitolo da analizzare in maniera approfondita. E' vero che sotto la pioggia è tra i più veloci. Forse dipende dalla sua grande sensibilità nel pilotare la moto, forse il suo stile di guida lo avvantaggia in condizioni di scarso grip. Ma i numeri dicono che non ha mai ottenuto quello che poteva ottenere. Insomma: sul bagnato va forte ma deve capitalizzare questa sua attitudine».
 
VERSO VALENCIA Sui test di Valencia con la GP14.2: «Sono state condizioni un po’ particolari. Il clima non ci ha aiutato. Il passaggio alla 14.2 è stato positivo ma non abbiamo avuto il tempo per esplorarlo a fondo. Il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione è servito soprattutto per una presa di contatto in termini ergonomici più che di prestazioni».
 
OBIETTIVO 2015 Ora il team pensa al 2015: «L’obiettivo primario è quello di costruire un rapporto moto pilota più stretto possibile nel minor tempo possibile in modo da ottimizzare le prestazioni - continua Guidotti - Lo sviluppo deve essere assorbito velocemente da Yonny anche perché la moto è indubbiamente migliore rispetto a quella con cui ha concluso la passata stagione. Inizieremo con la messa a punto di Valencia. Poi ci dedicheremo al software per studiare le novità tecniche che ci offrirà Ducati. Per i tempi ne riparliamo a Sepang2».


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