MotoGp Yamaha, Rossi: «Il mondiale è ancora aperto»

Ultime tre gare da correre al 100%, per Lorenzo conta solo vincere, iniziando dall'Australia
MotoGp Yamaha, Rossi: «Il mondiale è ancora aperto»© AP
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PHILLIP ISLAND - «Questo è un campionato molto duro e combattuto dall'inizio, si lotta punto dopo punto, è bello per tutti, ma è difficile mantenere la concentrazione». E' quanto ha detto Valentino Rossi, nella conferenza stampa che apre il fine settimana che porta al gran premio di Phillip Island. «Diciotto punti sono un buon vantaggio, ma mancano ancora tre gare e possono diventare anche pochi - aggiunge il 'Dottore' - Si deve sempre andare al 100%, altrimenti si perdono facilmente punti. Il campionato è ancora aperto», dice riferendosi al 'duello' con il compagno di squadra Jorge Lorenzo, secondo in classifica. Parlando del circuito, Rossi sottolinea: «Phillip Island mi piace molto, ho dei grandi ricordi, ma anche i miei rivali sono molto forti, specialmente Jorge. Da domani si inizierà un'altra battaglia».

LORENZO, CONTA SOLO VINCERE - «Quest'anno sono successe molte cose ma ora siamo alle ultime tre gare, devo vincere se voglio recuperare e diventare campione del mondo a Valencia», ha detto Lorenzo. Il pilota spagnolo è concentrato al massimo sul primo obiettivo, vincere in Australia, non solo «sul risultato ma anche sul continuare a lavorare in questo modo, se ci riuscirò sarò veloce e continuo». Sul meteo, che ha condizionato anche l'ultima gara in Giappone, Jorge non cerca scuse: «È vero che in tre gare ha piovuto ma non voglio attaccarmi a questo. Devo pensare solo al futuro e ora ci aspettano tre belle gare sperando nel bel tempo. Questa pista è meravigliosa, anche la location, è bellissimo correre quando non c'è vento e non piove, puoi spingere, fare le curve veloci e divertirti alla grande». La rivalità in classifica, assicura Jorge, ha reso più teso il rapporto con Rossi, ma non c'è nulla di critico. «È tutto a posto, siamo due campioni del mondo che vogliono la stessa cosa, è normale che il rapporto diventi più teso ma succederebbe lo stesso con Pedrosa o Marquez, è normale, sono certo che in futuro il nostro rapporto tornerà ad essere più rilassato».

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