MotoGP, Dall'Igna: "Porte chiuse? Il male minore"

Il direttore generale di Ducati Corse ha parlato della situazione attuale del motomondiale a causa dei ritardi legati al Coronavirus
MotoGP, Dall'Igna: "Porte chiuse? Il male minore"© Getty Images
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BORGO PANIGALE – La MotoGP dovrebbe partire con due mesi di ritardo a Jerez il prossimo 3 maggio. Il condizionale è d’obbligo dopo che è stato deciso di posticipare le prime gare del Mondiale 2020 a causa dell’emergenza globale da Coronavirus. Il condizionale è d’obbligo perché ancora regna incertezza su ciò che accadrà e come ci si comporterà con l’epidemia legata al covid-19.

Europa cuore del mondo

Il grande problema, a livello di MotoGP, è che l’Europa, adesso, è diventata il cuore del problema epidemiologico ma è anche la sede di ben 12 corse della classe regina.  Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, è stato molto schietto in una lunga intervista a SkySport: “La situazione sta peggiorando giorno dopo giorno. È impossibile fare piani oggi, perché domani potremmo essere costretti a cambiarli. Sono però fiducioso che riusciremo a disputare almeno 13 gare”.

Circuiti chiusi

Secondo alcuni la soluzione potrebbe essere quella di disputare le gare di MotoGP a porte chiuse, un’ipotesi presa in considerazione anche dal numero uno della Dorna Carmelo Ezpeleta: “Stiamo cercando di fare il possibile ma non escludiamo nulla, nemmeno le porte chiuse", ha detto il dirigente spagnolo in merito alla prima gara della stagione a Jerez. Una soluzione che, secondo il manager della Rossa a due ruote: “Sarebbe il male minore. Naturalmente non sarà la stessa cosa, apparirà strano e innaturale ma questa è una situazione di emergenza”.
L'unico evento finora cancellato e non rinviato è stata l'apertura della stagione in Qatar dove, da due anni, la Ducati domina von Andrea Dovzioso: “Mi dispiace, non lo nego, di non aver corso a Losail” prosegue Dall’Igna. “Credo che sia Dovizioso che Petrucci avrebbero potuto fare molto bene”.

Marquez e Aprilia

C’è però chi potrebbe trarre vantaggio da questo stop: “Ritengo che Marc Marquez possa trarre vantaggio da questo stop inatteso perché la sua riabilitazione non era ancora completata. Ma anche alcuni team, come la Honda e l’Aprilia, che hanno avuto qualche problema avranno il tempo di intervenire". Nel frattempo il direttore generale della Ducati lavora da casa concentrandosi “sulla prima gara in programma e, da un punto di vista della moto, sulla vettura. Chiedo ai ragazzi di allenarsi duramente perché quando si partirà non ci si fermerà un solo momento” ha concluso Dall’Igna.


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