MotoGp, Tranquilli: “I medici si assumono un grande rischio a far correre Marquez”

Il direttore dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport ha espresso molte perplessità circa il recupero lampo del campione del mondo
MotoGp, Tranquilli: “I medici si assumono un grande rischio a far correre Marquez”© Getty Images
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JEREZ - "I medici si assumono una grossa responsabilità dando l'ok a Marc Marquez di correre. Evidentemente confidano molto nei loro metodi di valutazione". Sono le parole del professor Carlo Tranquilli, direttore dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, che esprime perplessità circa il recupero lampo del campione del mondo della MotoGP.

Effetti devastanti

Il primario è apparso preoccupato soprattutto in vista di una ulteriore caduta sul braccio operato: "Parliamoci chiaro” spiega Tranquilli, “siamo ben lontani dai tempi fisiologici di guarigione dell'osso, anche se le moderne tecniche di intervento fanno effettivamente miracoli. Un altro incidente potrebbe mettere a rischio la funzionalità dell'arto ed allora sì che i tempi di recupero si allungherebbero. Marquez è stato già 'fortunato' a non subire lesioni al nervo radiale, piuttosto frequenti in questo genere di fratture. Del resto mi sembra che lo stesso professor Mir, che lo ha operato, fosse prudente sui tempi di recupero, parlando di Brno, ai primi di agosto".

Il professore però va oltre analizzando un altro aspetto ossia quello "etico-sportivo, anche se ormai certi concetti sembrano un po' anacronistici. Mi riferisco alla quantità di antidolorifici che il pilota dovrà assumere per affrontare una gara che richiede tanto impegno fisico. Dando per scontato che si tratti di sostanze non vietate, che gli permettano di correre in sicurezza, mi chiedo quanto sia corretto ricorrere a questi metodi, soprattutto in uno sport come il motociclismo, che richiede grande reattività e che vede in pista più piloti contemporaneamente" conclude Tranquilli.


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