MotoGp, Marc Marquez non ci sta: sanzione "troppo buona" per la Yamaha

Il pilota della Honda commenta la decisione di togliere 50 punti nel mondiale costruttori alla Yamaha per la violazione dei regolamenti relativi al motore. Intanto la casa giapponese fa sapere che non farà ricorso
MotoGp, Marc Marquez non ci sta: sanzione "troppo buona" per la Yamaha© EPA
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ROMA - "Ora si scopre che i piloti non beneficiano dei vantaggi meccanici. È una cosa incredibile". Si legge tutta la sua insoddisfazione nel post del profilo Twitter di Marc Marquez, pilota della Honda, riguardo la decisione da parte del Collegio dei Commissari Sportivi, che ha deciso di togliere un totale di 50 punti nel mondiale costruttori della classe MotoGp alla Yamaha per la violazione dei regolamenti relativi al motore, senza però provocare conseguenze sui piloti. Nessuna penalità è stata inflitta a Fabio Quartararo, Franco Morbidelli e Maverick Viñales nella classifica piloti della MotoGP 2020.

Niente ricorso Yamaha

La Yamaha non farà ricorso contro la penalizzazione di punti nel campionato costruttori e in quello a squadre, deciso ieri dalla Fim che ha contestato l'impiego di valvole prodotte da costruttori diversi, e vietato dal regolamento. Lo ha reso noto la stessa casa giapponese con un comunicato nel quale si afferma che Yamaha "riconosce, rispetta e accetta la decisione della FIM sui protocolli errati che sono stati seguiti" e pertanto "non farà appello contro le sanzioni". Poi dà la sua versione dei fatti sulla vicenda: "A causa di una supervisione interna e di una comprensione errata dell'attuale regolamento, Yamaha ha omesso di dare notifica preventiva e di ottenere l'approvazione da parte dell'MSMA per l'uso di valvole da parte di due produttori" e sottolinea che le valvole dei due diversi fornitori "erano state prodotte secondo una specifica di progetto comune".


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