MotoGp, Iannone: "Subita grande ingiustizia, ma ho coscienza pulita"

Il pilota commenta sul suo profilo Instagram la notizia della sospensione per 4 anni confermata dal TAS
MotoGp, Iannone: "Subita grande ingiustizia, ma ho coscienza pulita"© LAPRESSE
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ROMA - "Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore". Così Andrea Iannone commenta sul suo profilo Instagram la notizia della sospensione per 4 anni confermata dal TAS. "Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni... perché di certo non mi arrendo", aggiunge il pilota abruzzese dell'Aprilia. "Sapevo di affrontare i poteri forti - scrive ancora Iannone - ma speravo. Speravo nell'onestà intellettuale e nell'affermazione della giustizia". "In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita - prosegue - presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell'innocenza e soprattutto... la coscienza pulita". "Una sentenza può modificare gli eventi ma non l'uomo", conclude Iannone.

Aprilia vicina a Iannone

"Aprilia Racing prende atto della decisione del Tas di Losanna e della sanzione di quattro anni ad Andrea Iannone. I valori etici e sportivi ai quali Aprilia Racing da sempre si ispira non consentono alcuna tolleranza verso pratiche vietate dai regolamenti e impongono l'accettazione e il rispetto delle sentenze anche se, questa volta, si tratta una decisione dura, che pare andare oltre quello che le carte, le evidenze scientifiche e persino la precedente sentenza emessa dalla Federazione Internazionale lasciavano presagire". Così invece la casa di Noale sulla sentenza del Tas di Losanna. "Aprilia Racing - si legge nel comunicato - ha scelto, fin dall'inizio di questa vicenda, di rimanere accanto al suo pilota e per coerenza anche in questo momento gli è solidale, avendo creduto e continuando a credere nella sua buona fede". "Le sentenze si rispettano e si accettano anche se molti elementi di questa decisione destano perplessità, anche dal lato prettamente scientifico", ha dichiarato Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing. "Non siamo pentiti di essere rimasti vicini ad Andrea e, anzi, gli siamo vicini anche in questo momento. Questa vicenda, con i suoi tempi così lunghi, ha danneggiato pesantemente Aprilia Racing e le nostre strategie per questa e le prossime stagioni, ora però dobbiamo guardare avanti e abbiamo il dovere di trovare velocemente una soluzione di alto livello, che sposi il progetto iniziato con Andrea e che ci permetta di continuare la nostra crescita, che c'è ed è evidente".


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