Yamaha, bivio-Morbidelli: Valentino Rossi e il "ricatto" per il team satellite

Il pilota italiano è reduce da anni complicati dopo l'infortunio al ginocchio: l'intervento del Dottore può essere decisivo per il suo futuro
Yamaha, bivio-Morbidelli: Valentino Rossi e il "ricatto" per il team satellite© AFPS
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ROMA - Quella che sta per cominciare sarà una stagione molto importante per il futuro di Franco Morbidelli in Yamaha e, più in generale, in MotoGP. Il pilota italiano, infatti, non si è ancora ripreso dopo l'infortunio al ginocchio rimediato nel 2021: da allora, per il "Morbido", sono arrivate più delusioni che risultati positivi. Una situazione che ha portato Yamaha a dare una sorta di ultimatum a Morbidelli, che oltretutto è in scadenza di contratto a fine anno; Massimo Meregalli, team director di Yamaha, dopo i test di Portimao aveva detto: “Sarà fondamentale per lui essere veloce, sappiamo di cosa è capace: spero di vederlo nelle posizioni in cui deve essere”. Una situazione più complicata di quanto possa sembrare, dato che sono coinvolti anche il team VR46, per la questione team satellite, nonché Valentino Rossi in prima persona

Valentino Rossi, firma con Yamaha a una condizione

Yamaha, come ben noto, si è ritrovata senza team satellite, e, nella ricerca di una nuova collaborazione, più volte dal Giappone hanno nominato la scuderia di Rossi come possibile soluzione. Secondo una certa lettura della situazione, il rinnovo di Morbidelli con Yamaha potrebbe essere usato come condizione indispensabile per convincere Valentino Rossi a firmare l'accordo per il team satellite. Questo perché, come ha dichiarato Alessio Salucci ai microfoni di Motorsport.com, il Dottore ha messo Morbidelli sotto la sua ala protettrice: “Non so cosa gli succeda, ci sono diverse cose che non riusciamo a capire; speriamo che quest’anno riesca a tornare competitivo. Di certo c’è che l’Academy, e Valentino Rossi in prima persona, si concentrano per il 60% su Morbidelli e per il 40% sugli altri piloti; stiamo lavorando molto con lui”. Non bisogna dimenticare e né sottovalutare, infatti, il fatto che Morbidelli sia stato il primo pilota a entrare nell'Academy del Dottore. 


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