"Marc Marquez? Un pilota cattivo sportivamente, al limite dello sporco perché vuole vincere, di esempi di piloti così ce n'è tanti. Ma mai nessun fuoriclasse del Motorsport ha lottato per fare perdere un altro pilota". Sono le parole durissime di Valentino Rossi. L'ex campione di MotoGp si è raccontato in una lunghissima intervista al podcast Mig Babol di Andrea Migno e Filippo Carlonie. Tra i tanti argomenti non è mancata la dolorosa stagione 2015, ovvero quella del 'biscotto' tra Marquez e il vincitore del mondiale di quell'anno, Jorge Lorenzo.
Rossi: "Marquez? La cosa peggiore che mi sia capitata"
"Il mio pensiero su Marquez, a distanza di quasi 10 anni, è che è un pilota fortissimo, un fuoriclasse molto aggressivo. Ma nel 2015 ha proprio passato il segno. Mai nessuno è stato così sporco per far perdere qualcun altro. È assolutamente la cosa peggiore che mi sia capitata a livello sportivo. Tutto nasce dal Gran Premio dell'Argentina. Lui vola all'inizio, io nella seconda parte di gara comincio a recuperare. Stavo andando molto più forte di lui, era una formalità passarlo. In staccata lo passo bene, arrivo forte, entro e vado nella curva a destra. Fino a lì eravamo sempre andati d'accordo, ma su quella curva mi viene addosso pieno. Mi tampona di proposito, prova a buttarmi giù, lo fa apposta perché non voleva perdere. Io che ero davanti torno nella mia linea, ci tocchiamo ancora e cade lui. Da quella gara il nostro rapporto è andato in frantumi. Anche se ha continuato a fingere che andava tutto bene e a leccarmi il culo. Ma anche ad Assen mi è venuto addosso, poi taglio la S e vinco. Lui l'ha fatto solo per venirmi addosso e buttarmi fuori. Sono rimasto in piedi con difficoltà e nel parco chiuso Marquez era anche inca**ato nero. Da lì è proprio finita tra di noi".
Rossi: "Nessuno nella MotoGp ha mai fatto una cosa del genere"
"Venni anche a sapere che soprattutto Alzamora (manager di Marquez fino al 2022, ndr) andava in giro per il paddock a dire agli spagnoli: 'Noi il Mondiale non lo possiamo più vincere ma non lo vince neanche lui'. E alcuni miei amici spagnoli iniziarono a mettermi in guardia: 'Stai attento nelle ultime gare'. C'era anche Uccio che continuava a dirmelo. E poi effettivamente in Malesia Marquez mi ha danneggiato, tutta la gara. Non è un'ipotesi, è andata proprio così. Marquez non c'entrava nulla, il Mondiale ce lo giocavamo io e Lorenzo. Il nocciolo della questione è che se tu lotti per il mondiale allora ok, non ti è concesso tutto ma lo capisco ma se tu non c'entri niente, non sei neanche compagno di squadra di uno dei due contendenti devi avere il rispetto di non rompere i c*****i a quegli altri due, devi semplicemente fare la tua gara, provare a vincere, punto... Insomma, ‘Ma chi te lo fa fare, fatti i ca**i tuoi?'. In Malesia ha cercato di farmi cadere tre-quattro volte ma non mi ha preso il manubrio. ci siamo toccati, io di certo non volevo buttarlo giù, ma gli si è impigliata la manopola nel mio ginocchio ed è caduto. E alla fine la morale è che mi hanno fatto perdere il mondiale, perché a Valencia sono partito ultimo. Appena ho sentito la decisione sulla penalità mi si è gelato il sangue. Primo perché era una cosa mai vista prima in MotoGP, e poi perché ho pensato 'è finita, ho perso il mondiale'. Poi ho guardato Marquez e Marc ha fatto un cenno col capo ad Alzamora come a dire: 'E' fatta!'. Poi a Valencia lui poteva vincere, invece ha preferito scortare Lorenzo al traguardo. Nessuno nella storia del motomondiale ha lottato per far perdere un altro pilota, nessun altro è mai stato così sporco".