Michel Fabrizio, dalle 2 alle 4 ruote<br />

In attesa di una nuova chiamata nel mondiale Superbike (4 vittorie e 35 podi in carriera), il pilota romano scopre giovani talenti e si diletta con le auto: correrà la 24 Ore di Adria con una Seat Ibiza
Michel Fabrizio, dalle 2 alle 4 ruote
Federico Porrozzi
2 min

E’ uno dei piloti italiani più vincenti della Superbike, ha corso anche nel Motomondiale (in 125 e nella MotoGp) ed è stato anche campione del mondo della categoria Superstock. Oggi, in attesa di una nuova chiamata nel campionato delle derivate di serie, Michel Fabrizio sta mettendo nuove basi per il suo futuro.

SCOPRITORE DI TALENTI - Dopo gli ultimi due anni di alti e bassi e di presenze “spot” in quella Superbike che gli ha regalato finora 4 vittorie e 35 podi in 10 stagioni, il pilota romano ha deciso di mettere in piedi un team tutto suo per lanciare i giovani talenti delle due ruote. E, dai primi risultati, Michel sembra avere talento anche come team manager: nel 2015, infatti, ha vinto il titolo italiano della PreMoto3 con Leonardo Taccini e per il 2016 punta a far crescere ancora di più la sua struttura.

SEMPRE IN PISTA - Tra un incontro con gli sponsor per il Team MF84 e la speranza di tornare a calcare i palcoscenici mondiali da pilota, Fabrizio non perde occasione per stare a contatto con le piste. Questo week-end, infatti, parteciperà alla 24 Ore di Adria al… volante della Seat Ibiza del Team The Club. A proporgli la cosa è stato il suo amico Giancarlo Fisichella (sono vicini di casa e compagni di calcetto), incontrato pochi giorni fa a Vallelunga in occasione della 6 Ore. “Mi ha chiesto se mi andava di partecipare – spiega Michel – non ho mai corso in macchina ma sono affascinato dalle sfide, per questo non ho avuto dubbi”.

ESPERIENZA DIVERSA - Chiesti tuta e guanti alla Sparco, Michel è partito per Adria dove arriverà per partecipare alle prove e poi per prendere il via all’impegnativa gara endurance. “In passato ho corso su questo circuito ma già so che con le quattro ruote sarà tutta un’altra storia. Cosa mi aspetto? In prova non molto, perché non ci sarà tanto tempo per girare ma poi avrò… 24 ore di gara per imparare”. 

 

 


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