Ferrari FXX K ipnotizza il pubblico di Abu Dhabi

Maratona di emozioni tra il nuovo "mostro" al top della produzione ferrarista - 1.050 cavalli di potenza, prezzo 2,5 milioni di euro - e 200 Rosse di diverse epoche
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ABU DHABI - Una sigla breve - FXX K - per identificare la nuova macchina che rappresenta lo stato dell'arte tecnologico della Ferrari. Un vero mostro, un ibrido tra la LaFerrari e la Rossa di Formula 1, 1050 cavalli da gestire con sapienza tanto che nel prezzo di acquisto - 2,5 milioni di euro - è compresa l'assistenza di un istruttore.

Il diamante della produzione di Maranello si è svelato nel week end di Abu Dhabi che ha ospitato le finali mondiali (è la prima volta che la tradizionale manifestazione esce dall'Europa). Al volante Raffaele De Simone, responsabile dei collaudatori del Cavallino.

L'esibizione ha destato l'entusiasmo generale, come si può immaginare al solo guardare la macchina in foto. Il pubblico è rimasto come ipnotizzato, nonostante fino a quel momento avesse visto scorrere davanti ai suoi occhi il meglio della produzione sportiva ferrarista.

Una vera maratona di emozioni tra le gare del Ferrari Challenge che hanno assegnato tre titoli mondiali (Coppa Shell vinta da Massimiliano Bianchi, Pirelli Pro a Max Blancardi e Pirelli Am a Ricardo Perez), e duecento Ferrari di epoche diverse la cui passerella ha sintetizzato l'intera storia della Casa di Maranello.?? Ad aprire lo spettacolo sono state le GT del team AF Corse, portate in pista dai campioni del World Endurance Championship, Gimmi Bruni e Toni Vilander, e dall’altro equipaggio composto da Davide Rigon e James Calado. Le 458 Italia si sono esibite anche nel cambio pilota, così come avviene nelle competizioni endurance, come la 24 Ore di le Mans. Poi è stata la volta delle vetture dei programmi XX, e dunque delle FXX e delle 599 XX, raggiunte poi dalla mitica FXX K.

Hanno chiuso le finali in bellezza Kimi Raikkonen e il collaudatore Marc Gené che su due F60 hanno dato spettacolo, simulando partenze, duelli e pit stop. La giornata si è conclusa nel fumo dei burnout dei due piloti e con le parole dell’ad Amedeo Felisa e del vicepresidente Piero Ferrari, che hanno dato appuntamento all’anno prossimo.


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