Coronavirus, in India bastonate e flessioni a chi non rispetta i divieti

In India, la polizia non bada alle formalità quando si tratta di far rispettare il lockdown, indetto per contenere i contagi della drammatica emergenza da COVID-19. Bastonate e flessioni a chi non rispetta le regole
Coronavirus, in India bastonate e flessioni a chi non rispetta i divieti
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Dai carabinieri con il lanciafiamme ai droni mandati in pattuglia con una voce registrata che intima di tornare a casa. I sindaci delle città italiane, diventati sceriffi improvvisati ai tempi del lockdown da coronavirus, se le stanno inventando tutte per intimare ai cittadini ad uscire di casa solo per gli ormai noti comprovati motivi.

Le città sono sempre più deserte, ma la frustrazione per chi ancora contravviene alle regole porta anche, alle volte, a esagerare con i toni, ma si sa: a mali estremi, estremi rimedi.

I metodi della polizia inidiana

E in India l’hanno presa alla lettera. Il COVID-19 fa paura a un Paese con 100 milioni di persone dal profilo sanitario a rischio di contrarre il virus e un sistema sanitario non in grado di gestire un emergenza di queste proporzioni. Il premier Modi ha, quindi, deciso per la via del lockdown, per 21 giorni, a partire dalla notte del 25 marzo.

Però, anche in India, non tutti sono ligi alle regole… E allora la polizia non va tanto per il sottile nel farle rispettare.

Altro che autocertificazione, in uno dei tanti video, pubblicato sui social e diventato subito virale, si vedono gli agenti andarci giù pesante con il “lathi” il bastone sottile brandito come “Maglio di Thor” per dissuadere gli incauti vivandanti.

Ma c’è di più. In quest’altro si va oltre, con piegamenti e flessioni inflitti come punizione. Creando un bel assembramento di persone, la situazione ideale per contenere i contagi.


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