Dieselgate: "Emissioni truccate", FCA Usa pagherà una sanzione di milioni di euro

La sanzione che dovrà essere pagata in totale è di 354 milioni di dollari per aver venduto 100.000 auto dotate di sistemi illegali e avrà un periodo di sorveglianza di 3 anni
Dieselgate: "Emissioni truccate", FCA Usa pagherà una sanzione di milioni di euro
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La FCA USA ha confessato. Dopo 5 anni si è presa le proprie responsabilità, ammettendo di avere delle colpe nel Dieselgate di fronte a Washington. La società ha confermato, davanti alle accuse che le sono state rivolte, di aver venduto oltre 100.000 auto diesel Jeep Grand Cherokee e Ram 1500 dotate di sistemi illegali utilizzati per superare di rilevazione di emissioni di CO2. Con questa ammissione è pronta a pagare oltre 354 milioni di euro di sanzioni. Sarà anche soggetta a un periodo di sorveglianza di tre anni e collaborerà alle ulteriori indagini dell’amministrazione USA sul Dieselgate. "FCA ha raggiunto un accordo che risolve un’indagine penale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti su 101.482 veicoli con motori diesel venduti negli anni dal 2014 al 2016. L'accordo, soggetto all'approvazione del tribunale federale degli Stati Uniti, include una dichiarazione di colpevolezza, una multa da 96,1 milioni di dollari e un'ammenda di 203,6 milioni di dollari sui guadagni derivanti dalla condotta.", si legge nella nota emessa da Stellantis venerdì scorso.

Le parole di Kenneth A. Polite

Dalle indagini effettuate è stata accertata anche una campagna pubblicitaria specifica di marketing per poter vendere le automobili contraffatte. "FCAUSA ha ideato una specifica campagna di marketing per vendere tali veicoli ai consumatori usa come clean Ecodiesel, quando avevano installati software illegali e intrapreso altre condotte fraudolente per aggirare i test regolatori e aiutare questi veicoli a rispettare gli standard di emissioni richiesti”, sottolinea Kenneth A. Polite, viceprocuratore generale della divisione penale del Dipartimento. Come riporta Ilfattoquotidiano.it. il procedimento contro FCA era stato aperto a gennaio 2017 e all’epoca, le accuse rivolte furono commentate dall’allora amministratore delegato Sergio Marchionne come “unadulterated hogwash”, ossia, tradotto, “s*****e allo stato puro“.

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