Ampere, Renault "democratizza" l'auto elettrica

La divisione della Losanga si occuperà di ricerca e sviluppo su hardware e software. Con la Twingo da 20mila euro, l'elettrica diventa per tutti
Ampere, Renault "democratizza" l'auto elettrica
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Ampère, uno dei pilastri della Reanultion, il piano industriale firmato da de Meo nel 2021 per rilanciare Renault finita nel pantano dopo l’era Ghosn, ha preso vita. La nuova divisione indipendente della Losanga, si occuperà di progettazione, sviluppo, produzione e vendite delle elettriche della Casa francese. In più realizzerà due modelli per Alpine, uno per Mitsubishi , la Nissan Micra elettrica e sosterrà il percorso di elettrificazione di Dacia . Con circa 10mila dipendenti tutti basati in Francia, Ampère ha l’obiettivo di raggiungere, nel 2031, 25miliardi di euro di fatturato, un milione di e-car vendute e oltre il 10% di margine operativo.

La gamma elettrica

Come? “Democratizzando” l’auto elettrica producendo veicoli che abbiano pari listino con quelli endotermici entro il 2027/2028. La punta di diamante dell’elettrificazione Renault si occuperà dell’hardware, con le piattaforme native AmpR Small per il segmento B e AmpR Medium per il C, mentre lo sviluppo dei software avverrà in partnership con Qualcomm. Dai piani, poi, si passa ai fatti con una gamma composta da 7 auto di segmento A, B e C da qui al 2031. Alla Mégane E-Tech, lanciata a metà 2022, seguiranno infatti la Scénic E-Tech a inizio 2024 con prezzo d’attacco di 40mila euro, la Renault 5 alternativa elettrica nel segmento B a 25mila euro, la Renault 4 nel 2025, due nuovi modelli di seconda generazione e la Twingo per il 2026/2027.

Twingo elettrica, non è un operazione nostalgia

Ed è proprio quest’ultima che nasce per essere un modello fondamentale e rivoluzionario come l’antenata di inizio anni ’90. Un’operazione nostalgia nelle forme, che ricalcano e modernizzano quelle tondeggianti della Twingo di prima generazione, ma “a prova di 2035” nei contenuti. Sono pochi i dettagli tecnici pubblicati, ma tra questi Renault ha reso noto che verrà costruita con un’architettura che integra software e hardware per permettere aggiornamenti OTA non solo sull’infotelematica, ma su tutti gli aspetti dell’auto. Secondo le stime dichiarate, il consumo medio sarà di 10 kWh ogni 100 km. Inoltre sarà realizzata con largo uso di materiali riciclati e riciclabili in modo da emettere il 75% di Co2 in tutto il ciclo di vita, rispetto a una vettura media venduta oggi in Italia. Ma c’è un solo dato che, al momento, interessa di più: il prezzo, perché è quella la prima grossa barriera all’elettrificazione di massa. E per Renault, questo muro si può sfondare proponendola a meno di 20mila euro una volta in commercio. Buona pure per Shakira.


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