Mercato in crisi e strategie© EPA

Mercato in crisi e strategie

Il mercato dell'auto continua a stagnare e a perdere punti percentuali rispetto agli anni precedenti, servono strategie vincenti, da parte di tutti
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Il mercato dell’auto in Italia, a due terzi del percorso annuale, chiude al di sotto dello stesso periodo dello scorso anno. I trend stanno confermando che non si può fare senza il motore a combustione interna. Il 95% delle auto acquistate ha il motore tradizionale. Come noto le ibride e le ibride con la spina sono dotate di motore tradizionale endotermico. Le elettriche in Italia sono in aumento, ma sono soltanto un cinque per cento del mercato. Poca cosa, perché crescono ma lentamente e il volume venduto è molto basso. Peraltro, vengono vendute anche ai noleggiatori e sono auto immatricolate dai concessionari e dalle Case. Insomma, l’elettrico gli italiani non l’hanno metabolizzato.

L’incentivo che il Governo ha varato per l’elettrico non produrrà effetti benefici rilevanti sulle vendite. Il fattore preoccupante è che al di là dell’elettrico il cliente si sente in generale impotente, percepisce che non è più centrale nelle strategie delle Case che si sono messe in un cul de sac dal quale è molto difficile uscire. I cinesi che sono in cerca di esportazioni, trovando il mercato USA molto difficile da penetrare, stanno puntando all’Europa, che ha fatto autogol con la sua assurda strategia di transizione energetica. Nei primi otto mesi di quest’anno chi cresce e molto in Italia, sono i Brand cinesi. Per loro entrare nel mercato europeo e realizzare volumi interessanti sarà tutt’altro che una passeggiata, ma vengono con prodotti di qualità con un tasso di rendimento dei motori termici tra il 44% e il 46%, ben al di sopra dei prodotti europei. All’interno le automobili sono eleganti con materiali di qualità anche se il design ha bisogno di essere rivisto e trovare una personalità definita e riconoscibile. In definitiva hanno le carte in regola per vendere in Italia. Vendere non basta, bisogna infondere fiducia, creare fedeltà di brand e trovare il proprio spazio di valori affini al consumatore italiano. Bisogna poi fare in modo di differenziarsi dagli europei e dagli altri cinesi per dare una riconoscibilità di brand e di appartenenza ai propri clienti. Chi punta principalmente a fare in fretta volumi elevati si dovrà confrontare con una strategia di prezzo e non di brand, a scapito dei margini.


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