La seduzione delle forme: lo stile Kodo di Mazda compie 10 anni

Un linguaggio stilistico raffinato e immediatamente riconoscibile, che ha reso le auto della Casa giapponese delle autentiche “rubacuori”
La seduzione delle forme: lo stile Kodo di Mazda compie 10 anni
Diego D'Andrea
5 min

Esattamente 10 anni fa, con la la concept car Shinari presentata al Salone di Los Angeles, Mazda svelava al mondo l’innovativo linguaggio stilistico “Kodo - Soul of Motion”, che da lì in avanti avrebbe caratterizzato tutta la sua successiva produzione. Mezzi tecnologici e passionali, che proprio nello stile trovano la rappresentazione più intima della loro natura.

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Tecnologia e design. Due elementi, che nella progettazione di un’auto si intersecano, si completano, si ‘raccontano’ a vicenda. Il design, attraverso il suo linguaggio, lascia presagire quelle sensazioni a cui poi la meccanica dà forma. La tecnologia, da parte sua, percepisce il design come la pelle che la avvolge, il proprio contenitore funzionale.

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LESS IS MORE

Nel presente di Mazda, la filosofia che governa le forme è il design Kodo; in giapponese, “battito cardiaco”, la pulsazione che dà vita agli oggetti inanimati infondendogli spirito e carattere. Una grammatica delle forme che punta a eliminare il superfluo per rappresentare l’essenza più pura delle cose. Sportività, muscolarità, armonia, tutti elementi espressi direttamente per ciò che sono, senza filtri o inutili sovrastrutture.
Rimuovendo le linee di carattere, si è saputo poi creare uno spazio vuoto sui pannelli laterali del veicolo, un infinito sfondo bianco, in grado di mutare continuamente per il gioco di luci e ombre. Tutti questi potrebbero sembrare concetti astratti, ma basta osservare la produzione più recente del brand, per comprenderne a pieno il senso. 

I SUCCESSI

Tra i modelli che in questi anni hanno fatto incetta di premi proprio per il design - a certificare l’efficacia della filosofia Kodo - figurano il concept RX-Vision e il successivo Vision Coupé, la quarta generazione della Mazda MX-5, la CX-30, la MX-30, e la Mazda3

EVOLUZIONE

Nel tempo, il design Kodo ha saputo evolversi, trovando sempre nuove forme espressive e accenti caratterizzanti, per raccontare, di volta in volta, le mutevoli declinazioni del concetto di auto. I primi progetti erano ispirati all’immagine di un ghepardo pronto al balzo, mentre le realizzazioni più recenti si sono concentrate sul richiamo a uno stile emozionale di tipo minimalista. Il punto di svolta, che ha portato a questa seconda fase, sono state le due concept RX-Vision e Vision Coupe. Un'ulteriore evoluzione è arrivata, poi, più di recente, con lo stile “Human Modern“ usato per rappresentare i valori tech e futuristici della MX-30, la prima auto elettrica del brand. Tuttavia, l’idea essenziale alla base del Kodo design è rimasta sempre invariata: esplorare la bellezza energica e irresistibile del movimento naturale in un oggetto statico.

In Giappone, riteniamo che gli artigiani infondano vitalità in ciò che realizzano. Siamo convinti che una forma realizzata con cura e sincerità da mani umane riceva un’anima”, spiega Ikuo Maeda, il capo del design della Casa giapponese. Quindi il “Soul of Motion” assume un doppio significato, esprimendo sia l’essenza del movimento sia l’“anima” permeata nell’auto dai maestri artigiani Mazda.

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