L'Harley-Davidson di Albertone

A 60 anni dall'uscita nelle sale di Un americano a Roma, le immagini della Harley-Davidson WLA di Alberto Sordi, alias Nando Mericoni.
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Sono trascorsi sessant'anni dal lontano 1954, quando ancora non si sognava la California e Nando Mericoni ambiva "al Kansas City". Un americano a Roma, iconico film di Steno con protagonista Alberto Sordi, all'epoca giovane ma esperto attore alla sua prima esperienza come sceneggiatore. Roy Rogers e il maccarone, Gene Kelly e il Gatto Mammone: un mito entrato nel linguaggio e nella sintassi comune non solo di un'intera città (Roma, ovviamente) ma di una nazione.

L'anno precedente era uscito il "motorcycle movie" per eccellenza, Il selvaggio, genesi della leggenda Marlon Brando, fatta di pelle nera, cappello con visiera e un Triumph Thunderbird 6T che rende perfetta l'immagine maledetta di Johnny Strabler. Il nostro Mericoni fa quel che può e scimmiotta (grandiosamente) il virilissimo Brando, in sella alla moto americana per eccellenza: una Harley-Davidson WLA, derivata dal modello militare arrivato con le truppe statunitensi nella (all'epoca) recente occupazione alleata. 

Non a caso soprannominata Liberator, fu la grande concorrente della Indian nelle forniture belliche statunitensi: motore Flathead da 745cc (poi sostituito con un 1200), 255 chili di peso, 25 cavalli e 110 kmh di velocità massima. Affidabile, indistruttibile, venne costruita in ben 80 mila esempalri, molti dei quali rimasero nei paesi europei in cui operarono le forze armate statunitensi. Per Albertone, che sei anni dopo avrebbe cavalcato la mitica MotoGuzzi Falcone de Il vigile, fu un ottimo esordio a due ruote. 

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