ROMA – Raramente come nel 2017 si sono viste tante belle auto al cinema. Nuove ma soprattutto vintage. O prototipi che ci auguriamo in futuro diventino di serie. A partire dalla Mercedes Vision GT di Justice League, diretto da Zack Snyder e sbarcato nelle sale italiane il 16 novembre.
Nella roboante reunion di supereroi della DC Comics, il povero Bruce Wayne alias Batman aveva bisogno di una macchina veramente speciale per farsi notare. Ed ecco che a Ben Affleck tocca l’onore di guidare la Vision GT, concept car presentata nel 2013 equipaggiata con il motore otto cilindri biturbo da 5.5 litri AMG da 585 cavalli e 800 Nm. Nel cast a motore anche la nuova Classe S Cabrio affidata a Wonder Woman, interpretata dall’attrice Gal Gadot.
Rimaniamo in tema con Logan – The Wolverine, ultimo capitolo del franchise Marvel interpretato dallo specialista Hugh Jackman, a 17 anni dal primo X-Men. Il cast a motore del film diretto da James Mangold è un tripudio a stelle e strisce, ad eccezione di una Fiat 500X, al cui apice troviamo una Chrysler 300 pesantemente modificata.
Dai supereroi agli eroi noir con John Wick 2, sequel del fortunato film del 2014, interpretato da Keanu Reeves e diretto da Chad Stahelski. Terminata, anzi sterminata, la sua missione contro la mafia russae appagata la sete di sangue, il sicario John Wick rivolge la sua ira contro la camorra. Non prima di aver completamente distrutto, sacrilegio, la sua spettacolare Ford Mustang del 1969.
Charlize Teron, una John Wick al femminile in Atomica Bionda, dopo aver regalato un sogno in Mad Max Fury Road è tornata a menare le mani. E i piedi. Nel tentativo, nientemeno, di evitare la terza guerra mondiale in una Berlino alla vigilia del crollo del muro. Ad aiutarla James McAvoy al volante di una Porsche 911 nera di fine anni '80, un classico intramontabile.
E’ stata paragonato a Drive ma in versione adolescenziale. E il titolo, Baby Driver, induce a facili paragoni. Non troppi, sarebbero fuorvianti. Perché “Il genio della fuga” partorito da Edgar Wright omaggia parecchi classici ma brilla di luce propria e non indulge nelle cupezze del film di Refn (peraltro un capolavoro da rivedere). E il giovane Ansel Elgort spicca tanto per abilità attoriale quanto per la macchina, forse la più “tamarra” della stagione cinematografica: una Subaru Wrx del 2006. Assolutamente rossa.
Parla di auto e trasuda capolavori. Nonché citazioni. Overdrive, diretto da Antonio Negret, è un contenitore di splendidi luoghi comuni, tra cui una Ferrari 250 GTO, un’Alfa Romeo 158, una AC Cobra 427, una Bugatti Type 57 S Atlantici e praticamente qualsiasi altra vettura storica vi venga in mente. Ah, uno dei protagonisti è il figlio di Clint Eastwood.
Non poteva mancare il franchise a motore più famoso e prolifico di sempre, Fast and Furious, giunto all’ottavo capitolo: The Fate of the Furious. Nella consueta orgia di esemplari rari e milionari difficile trovare una vincitrice. Ma la Chevrolet Corvette C2 Sting Ray del 1966 di Letty Ortiz è veramente oltre.
Chiudiamo, non si offendano gli altri, con il film più atteso dell’anno: Blade Runner 2049. Alla regia Denis Villeneuve, con Harrison Ford non più protagonista e Ryan Gosling ad affrontare Jared Leto, nuovo demiurgo dei replicanti. Tanti gli applausi, altrettante le perplessità. Da segnalare lo Spinner di Gosling marchiato Peugeot , proprio mentre il marchio del Leone torna negli Stati Uniti.
E’ stata paragonato a Drive ma in versione adolescenziale. E il titolo, Baby Driver, induce a facili paragoni. Non troppi, sarebbero fuorvianti. Perché “Il genio della fuga” partorito da Edgar Wright omaggia parecchi classici ma brilla di luce propria e non indulge nelle cupezze del film di Refn (peraltro un capolavoro da rivedere). E il giovane Ansel Elgort spicca tanto per abilità attoriale quanto per la macchina, forse la più “tamarra” della stagione cinematografica: una Subaru Wrx del 2006. Assolutamente rossa.